Vaccini: il 10% dei bambini che vanno a scuola non è in regola. Arrivano le sanzioni fino a 500 euro

È molto alto il tasso di bambini che non si sono vaccinati in tempo per l'inizio della scuola. Arrivano le prime multe fino a 500 euro. Ecco gli ultimi dati.

Vaccini: il 10% dei bambini che vanno a scuola non è in regola. Arrivano le sanzioni fino a 500 euro

Anche se con leggero ritardo, sono iniziati gli obblighi verso i genitori di vaccinare i figli almeno con quei vaccini che, oltre ad essere “regalati”, rappresentano anche il minimo indispensabile per poter vivere in mezzo ad altre persone senza particolari rischi per la propria salute. Il 10 luglio, infatti, è scaduto il termine ultimo per le iscrizioni a scuola per settembre e le vaccinazioni obbligatorie da fare per essere in regola sono 10.

Se qualche bambino risulta senza qualche vaccinazione elencata dalla normativa scatta il divieto di accesso a scuola e i genitori saranno multati con cifre che variano dai 100 ai 500 euro, in base ovviamente alla gravità e al numero di vaccini che non risultano essere in regola.

Vaccini: l’importanza dell’obbligo per la scuola

Poco meno di un mese fa, esattamente l’8 agosto sono state consegnate le prime lettere ai genitori di Rimini no-vax, cioè persone che sono contrari a far vaccinare i figli. Queste lettere, infatti, affermano che i bambini non saranno accettati a scuola. Di questi ultimi, sono il 4% quelli che non presentano le vaccinazioni obbligatorie e sono ancora di più coloro che non presentano quella per il morbillo.

Per i ragazzi, invece, di età compresa tra i 6 e i 16 anni la situazione è ancora più tragica. La percentuale sale al 10% di coloro che non rispettano la normativa sui vaccini entrata in vigore nel 2017. Si tratta di percentuali medie, visto che a Bolzano ad esempio solo il 65% degli alunni è in regola.

Nella sola città di Rimini, il comune ha intascato ben 90 mila euro tra le varie multe fatte ai genitori di 50 euro a bambino. A Venezia, invece, la multa sarà prossima ai 180 euro e i bambini non accettati sono 1800. In Lombardia, invece, sono oltre 20 mila.

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