Doveva rappresentare una grande rivoluzione del sistema universitario ed, invece, a conti fatti i miglioramenti apportati dalla laurea breve sono pochissimi.
Secondo degli studi condotti recentemente i cui dati sono contenuti nel rapporto sullo stato del sistema universitario presentato dall’Anvur, nonostante le lauree brevi durino tre anni gli studenti impiegano in media 5 anni ed un mese per completarla. Soltanto uno studente su tre riesce a concludere il ciclo di studi entro i tempi richiesti, mentre la maggior parte ci impiega due anni in più. Arrivare alla meta, comunque non è facile ed il 40% degli iscritti abbandona il corso di studi ed il sogno della laurea.
Da questo studio, emerge, inoltre, che la maggior parte degli abbandoni avviene al primo anno quando le matricole decidono di rinunciare al percorso di studi per sempre oppure decidono di cambiare facoltà.
I dati cambiano quando invece si parla di lauree a ciclo unico come Medicina dove il tasso di abbandono degli studenti al primo anno di corso è solo dell’ 8,6%. Pare, inoltre, che le facoltà a numero chiuso siano quelle con il minor tasso di abbandono, mentre facoltà come Sociologia e Scienze Politiche, a numero aperto, presentano una percentuale del 20%. Un punto a favore per il numero chiuso che, evidentemente, seleziona naturalmente gli studenti che hanno una maggiore volontà e determinazione nell’iniziare il corso di studi tanto da impegnarsi e studiare già soltanto per accedervi. Migliori i dati che riguardano le facoltà a numero chiuso anche per quanto riguarda i tempi di conseguimento della laurea, che nella facoltà di Medicina, ad esempio, si attesta sui 7 anni e 4 mesi a fronte di un corso di 6 anni di durata.
Dalle statistiche, inoltre, emerge che soltanto il 55% degli studenti che ha portato a termine il primo ciclo di studi e conseguito, quindi, la laurea triennale, decide di iscriversi alla specialistica. In genere, inoltre, gli studenti del secondo ciclo tendono a percorrere il corso di studi nei tempi giusti conseguendo il titolo mediamente dopo 2 anni e 8 mesi.
Nonostante, quindi, la riforma Berlinguer abbiamo aumentato il numero dei laureati portandoli dai 161 mila del 2000 ai 210 del 2011, ci sono varie falle in questo sistema universitario che andrebbe un po’ rivisto per rendere l’università italiana davvero al livello di quelle europee.