L’Istituto di ricerca SWG ha svolto un’indagine intitolata “L’Intelligenza artificiale a scuola: impatto atteso, tra opportunità e rischi”, proposta dalla Gilda degli insegnanti. Il sondaggio Cawi si è svolto su un campione nazionale rappresentativo di 800 individui aventi la maggiore età compiuta ed è stato utile per mettere in chiaro la posizione degli italiani riguardo l’applicazione a scuola dell’Intelligenza artificiale.
L’esito del sondaggio ha mostrato un vero e proprio divario fra i cittadini, infatti sono a favore dell’intelligenza artificiale a scuola poco più della metà degli italiani. Ad essere favorevoli a questa proposta sono soprattutto i giovani, che vedono nell’intelligenza artificiale una soluzione per rendere meno burocratiche le procedure, la formazione dei docenti e l’aggiornamento del materiale didattico.
Anche chi non ha figli si dice favorevole alla proposta, mentre hanno espresso parere negativo i genitori che hanno figli piccoli che studiano e le classi sociali più deboli. Tuttavia, la paura generale è che l’intelligenza artificiale possa influire in maniera negativa sui compiti a casa e sull’insegnamento. Il rischio è di rendere troppo meccanico il processo della didattica e dell’apprendimento, cosa che può avere serie conseguenze sulla formazione e sullo sviluppo dell’alunno.
Il sondaggio ha rivelato anche che la maggior parte delle persone a cui è stato proposto ha detto che preferirebbe introdurre l’IA nelle scuole superiori, preferenza sulla quale sono d’accordo coloro che hanno figli ai primi livelli di istruzione. Con grande sorpresa il sondaggio ha anche evidenziato come sono in tanti a vedere idonea l’introduzione dell’IA introdotta solo all’università, opinione condivisa da oltre un quarto degli intervistati.
Parlando di percentuali, il 44% dei partecipanti all’indagine ha detto di vedere la soluzione come un modo per potenziare il ruolo dei docenti e il 9% ha affermato che potrebbe perfino far crescere la domanda di docenti. Come è evidente, però, ci sono ancora molti nodi da sciogliere per poter applicare l’intelligenza artificiale alla scuola.