Torino: mamme e figli di origine straniera a scuola insieme per imparare la lingua italiana

A Torino è stata approvata e deliberata una nuova iniziativa che porta mamme e figli di origine straniera a frequentare insieme la scuola per apprendere la lingua italiana.

Torino: mamme e figli di origine straniera a scuola insieme per imparare la lingua italiana

Riuscire a comunicare e integrarsi è un percorso lungo e difficile. A volte, è complicato per chi parla la stessa lingua e i problemi aumentano per coloro che sono di origine straniera, per cui riuscire a comunicare anche con gli insegnanti rischia di essere difficile. In tal senso, a Torino è nato un progetto per cui mamme e figli di origine straniera frequenteranno gli stessi banchi per poter favorire una migliore comunicazione.

Nel capoluogo piemontese sono tantissime le mamme di origine straniera che non parlano la lingua italiana, il che le preclude dalla comunicazione, dalla socializzazione, ma anche da una formazione professionale e lavorativo, oltre a un inserimento tardivo in società. La Sala Rossa ha approvato una mozione che comporta un miglioramento in tal senso con apprendimento della lingua italiana e lezioni che avverano in ludoteche e asili nido.

Oltre a questi luoghi, sono presenti anche le scuole dell’Infanzia e della Prima Istruzione,compreso i corsi alle mamme di madrelingua con orari che siano compatibili con gli orari scolastici dei propri figli. Inoltre, il Comune deve anche promuovere, insieme ad alcuni enti quali Ufficio Scolastico Regionale e Provinciale, all’Università e alle grandi realtà del terzo settore e del volontariato sociale, i CIPIA, la nascita di una struttura che porti a insegnare l’italiano L2 a tutte le madri di origine straniera.

Ovviamente, come accade con ogni corso, anche questa nuova iniziativa farà conseguire un attestato di frequenza. Inoltre, sul portale web della città di Torino bisognerà inserire tutte le informazioni utili riguardo questi corsi di alfabetizzazione gratis. Una iniziativa che nasce poiché ci sono difficoltà a comunicare tra gli insegnanti di origine italiana e le mamme di nazionalità straniera.

Sono esperienze e iniziative che non sempre riescono a trovare il giusto sostegno. In seguito ad alcuni interventi di Ravinale, Greco, Santiangeli, Ciampolini, Castiglione, Apollonio, Abdullahi, Garione, Viale e Abbruzzese, il documento è passato all’unanimità con ben 26 voti.

Continua a leggere su Fidelity News