I risultati dei test OCSE-PISA hanno di nuovo svelato una realtà preoccupante per l’Italia: siamo ultimi su 81 Paesi per quanto riguarda il livello di istruzione delle ragazze nelle materie scientifiche come la matematica. Questo dato conferma un persistente divario di genere nelle cosiddette discipline STEM (scienze, tecnologia, ingegneria e matematica), confermando uno stereotipo che continua a penalizzare le ragazze.
L’Italia segna un divario di 21 punti tra studenti e studentesse, equivalente a un anno di scuola, mentre in altri sistemi scolastici censiti dalla recente tornata di test OCSE-PISA, questo divario non è così marcato. Al contrario, in 14 sistemi scolastici, le ragazze superano i ragazzi nelle materie scientifiche. Questo divario non riflette le capacità individuali, poiché le ragazze non hanno rendimenti significativamente peggiori dei ragazzi nelle altre discipline.
Infatti, la maggioranza dei laureati in Italia nel 2021 e 2022 è stata femminile. Inoltre, le donne iscritte a corsi di laurea scientifici ottengono voti migliori dei colleghi maschi. Ciò che preoccupa maggiormente è che anziché diminuire, questo divario di genere sta addirittura aumentando. I test OCSE-PISA del 2022 hanno misurato le competenze dei quindicenni in 81 Paesi, confermando che l’Italia è in linea con la media OCSE per quanto riguarda i risultati degli studenti in matematica, ma persiste il divario di genere che ci relega all’ultimo posto tra i sistemi scolastici esaminati.
Mentre gli studenti italiani hanno ottenuto risultati accettabili in matematica rispetto alla media OCSE, altri paesi sono in testa alla classifica. Ad esempio, Singapore si posiziona al primo posto nel mondo con una media di 575 punti. Nelle competenze scientifiche, l’Italia continua a rimanere indietro rispetto ad altri grandi paesi europei. Nonostante un lieve miglioramento, siamo ancora nella fascia bassa della classifica OCSE. Tuttavia, c’è una nota positiva per quanto riguarda la lettura: gli studenti italiani raggiungono risultati superiori alla media OCSE, sebbene persistano notevoli differenze tra regioni e istituti scolastici.
Nel contesto europeo, il risultato degli studenti italiani è in linea con altri paesi ma rimane inferiore a nazioni come Irlanda, Estonia, Finlandia e Repubblica Ceca. È importante notare che, nonostante le ragazze abbiano prestazioni superiori nella lettura, ci sono differenze significative nei risultati tra maschi e femmine, specialmente tra gli studenti meno performanti.
In conclusione, l’Italia deve affrontare con urgenza il persistente divario di genere nelle materie scientifiche, intervenendo fin dalle prime fasi dell’istruzione per promuovere un approccio più equo e inclusivo alle discipline STEM e per favorire la partecipazione delle ragazze in settori tradizionalmente considerati “maschili“.