Teramo: scuolabus, mensa e asilo nido soltanto per gli europei: polemiche al sindaco

In provincia di Teramo, il sindaco del paese ha escluso i bambini non europei dalla mensa, dall'asilo nido e dallo scuolabus, scatenando una marea di polemiche.

Teramo: scuolabus, mensa e asilo nido soltanto per gli europei: polemiche al sindaco

Il razzismo è una delle piaghe maggiormente importanti del nostro paese e, a farne le spese, sono sia adulti che bambini.  A causa di una sua decisione considerata razzista, sul sindaco Fabio Altitonante di Montorio al Vomano, in provincia di Teramo, stanno piovendo polemiche e critiche. L’uomo è stato per anni consigliere di Forza Italia in Lombardia e dal 2020 ricopre il ruolo di sindaco di questa cittadina di circa 7 mila abitanti in Abruzzo. 

L’amministrazione comunale di centrodestra ha espresso in una nota il seguente avviso: “A Montorio al Vomano, dopo la mensa e l’asilo nido, anche il trasporto scolastico è gratuito per i figli delle famiglie residenti, in regola con il pagamento dei tributi comunali, in cui almeno uno dei genitori abbia la cittadinanza italiana o di un Paese dell’Unione europea”. Proprio questo avviso, è stato la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

Da quel momento, si sono scatenate una serie di polemiche, a cominciare dall’avvocato dell’Asgi, Alberto Guariso che la ritiene una vergogna illegittima e illegale, come ha raccontato a La Stampa. Secondo il suo pensiero, si tratta di una vera e propria discriminazione verso i bambini che dipende dalla nazionalità del genitore. 

L’avvocato, insieme ad altri colleghi, ha già presentato ricorso presso il Tribunale di Pescara. Non è la prima volta che accadono episodi simili che hanno già avuto luogo sia a Brescia che a Lodi dove la sindaca leghista escluse i bambini di origine straniera. Sono tutte vicende giunte in tribunale dove il Comune ha perso in ogni grado di giudizio. 

Ora la stessa situazione è accaduta in provincia di Teramo con il processo che avrà luogo il 2 dicembre prossimo. Con questa decisione, si viene meno alla convenzione Onu sui diritti del fanciullo “che impongono per tutti i minori l’accesso alla scuola dell’obbligo e ai servizi a parità di condizione dei cittadini italiani”.

Nel frattempo, il resto dei cittadini si sono ribellati a questa decisione affiggendo anche il seguente striscione: “Sui bambini, le discriminazioni sono anche più ripugnanti, Altitonante lurido razzista!” Lo stesso sindaco si difende ammettendo che questo criterio è già stato adottato in passato per le mense, ma che ora, per via della campagna elettorale, tutto è stato strumentalizzato.

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