Sono migliaia gli studenti che oggi sono scesi in piazza per protestare contro la Legge di Stabilità, i finanziamenti alle scuole private e per chiedere più investimenti per le scuole pubbliche e l’università.
Lo slogan della protesta è “Change the way”, ovvero una reale inversione di rotta nelle politiche relative all’istruzione. “La Legge di Stabilità non realizza la svolta di cui il Paese necessita per uscire dalla recessione e tornare a crescere: per questo durante gli scioperi e le manifestazioni indette da Cgil, Cisl e Uil di questa settimana, a partire da oggi a Roma, noi studenti scenderemo in piazza accanto ai lavoratori chiedendo una reale inversione di marcia per scuola, università e lavoro”. A dirlo è Gianluca Scuccimarra, coordinatore dell’Unione degli universitari.
E non sono mancate le tensioni. A Roma gli studenti si sono radunati in Piazza della Repubblica per poi sfilare per le vie del centro: “La nostra intenzione è di arrivare il più vicino possibile al Senato. Questo per noi è un ultimatum al governo”, mentre nei pressi di piazza Venezia un gruppo di circa 80 militanti del Blocco studentesco (la rete di studenti che fa riferimento a Casapound) ha tentato di forzare un cordone delle forze dell’ordine per raggiungere il Campidoglio, ma è stato respinto dalla polizia con una carica di contenimento e due ragazzi sono stati fermati. La situazione è poi tornata alla normalità e la manifestazione si è sciolta.
Anche a Bologna si sono verificati disordini, con gli studenti che hanno bloccato i viali all’altezza della stazione già dalle otto del mattino, per poi dirigersi al palazzo della Provincia, dove sono stati respinti dalle cariche della polizia.
A Milano, nonostante la pioggia, oltre trecento studenti stanno sfilando per le strade della città, mentre il corteo dei sindacati Cgil, Cisl e Uil di Milano, in cui sono presenti anche il segretario federale della Cgil Susanna Camusso e il numero uno della Cisl Raffaele Bonanni, è partito da Corso Venezia in direzione di Piazza della Scala, per manifestare contro la Legge di Stabilità.