Si terrà Venerdì 22 Marzo, a Siderno – città metropolitana di Reggio Calabria – nella bella cornice del lungomare delle Palme (precisamente lato Sud) l’evento sportivo denominato “il mille di Miguel”, una gara di corsa dalla forte valenza sociale. Lo Sport coi suoi valori inclusivi, contro la violenza, le discriminazioni ed il razzismo. Questo il significato dell’avvenimento.
Un bell’evento sportivo che Siderno ha l’onore di ospitare, dopo che lo stesso si è svolto nelle importanti città di Reggio Calabria e Vibo Valentia. La manifestazione che vedrà protagonisti gli studenti delle scuole aderenti della zona, comincerà col raduno a partire dalle ore 8.30, l’inizio della gara invece è previsto per le ore 10. Questo il programma, a seguire le premiazioni degli atleti.
Oltre alla partecipazione delle istituzioni della città metropolitana di Reggio Calabria e al patrocinio di Rai Calabria, l’evento è stato fortemente voluto dall’amministrazione comunale della città di Siderno e più precisamente dal sindaco dott.ssa Mariateresa Fragomeni e dall’assessore alla Cultura e alla pubblica istruzione Francesca Lopresti e dopo essere “saltato” la prima volta a causa delle cattive condizioni meteorologiche, si recupererà questo Venerdì.
Ci saranno importanti ospiti, si sottolineano le illustri presenze dell’avv. Maurizio Condipodero che è il presidente Coni Comitato Calabria, Antonello Scagliola presidente del comitato paraolimpico Calabria, c’è poi Valerio Piccioni che oltre ad essere giornalista di professione è proprio il fautore di questo evento sportivo e tanti altri suoi colleghi quali Enza Beltrone, oltre a tante altre associazioni sportive del territorio.
La corsa di Miguel nasce, come detto, grazie al volere del giornalista Valerio Piccioni del noto quotidiano rosa la Gazzetta dello Sport. La prima edizione si svolge nel lontano 2000 a Roma. La gara è proprio una dedica alla memoria di Miguel Sanchèz che era un giovane argentino che nella notte fra 8 e il 9 Gennaio del 1978 fu rapito da paramilitari a Buenos Aires, lo stesso perse la vita e divenne una delle tante vittime della dittatura di quel tempo nel paese sudamericano. L’argentino era appassionato di corse di atletica leggera e di maratone, per tali motivi si scelse, per onorarlo, questo tipo di evento sportivo.