Scuola, i sindacati: “Non più di 10 studenti nelle classi a settembre”

Le scuole riapriranno a settembre? E' questo l'obiettivo ma per farlo bisogna cercare di mettere in atto un protocollo che consenta ai ragazzi ed ai bambini di tornare in aula in piena sicurezza. I sindacati chiedono che gli studenti in classe non siano più di 10

Scuola, i sindacati: “Non più di 10 studenti nelle classi a settembre”

Il ministero dell’Istruzione e i sindacati lavorano alla riapertura delle scuole a settembre. Un dilemma non da poco in cui i problemi da risolvere sono davvero tanti, a partire dal numero di studenti in classe.

L’unica certezza è che non si potrà tornare in aula con 25 studenti chiusi all’interno della stessa aula. Come riaprire le scuole in sicurezza quindi? E’ a questo che la ministra Lucia Azzolina sta lavorando in questi giorni.

Tante le ipotesi, ad esempio di una frequenza scolastica mista, che si divide tra presenza in classe e didattica online. In questo modo, infatti, si ridurrebbe il numero di studenti all’interno delle aule e si potrebbero rispettare le norme del distanziamento di sicurezza.

Riapertura scuola a settembre: le proposte

I sindacati chiedono che non ci siano più di 10 studenti all’interno della stessa aula, ma spingono anche perchè si nomini un commissario straordinario, una persona super partes che possa fare scelte nel solo interesse degli studenti e del personale docente.

Per cercare di aiutare la scuola in questo adattamento alla fase 2 del Coronavirs sono stati stanziati 5 miliardi e mezzo, che dovrebbero servire per riuscire a sdoppiare le classi. Altri 5 milioni di euro potrebbero arrivare per l’acquisto di guanti e mascherine da fornire a chi si troverà all’interno dei locali scolastici.

Altri 6 miliardi verrebbero messi a disposizione delle scuole per praticare opere di ristrutturazione dei locali.

“La scuola può ripartire ma solo garantendo la sicurezza dei docenti, personale Ata e dei ragazzi” ha dichiarato la segretaria generale della Cisl Scuola Maddalena Gissi a pochi giorni dalla riunione con la ministra Azzolina che si terrà giovedì 7 maggio.

Non resta, quindi, che attendere le prossime settimane, che saranno decisive per comprendere quale sarà il prossimo futuro della scuola e come i nostri ragazzi potranno tornare tra i banchi di scuola nella più totale sicurezza.

Continua a leggere su Fidelity News