L’idea di eliminare i voti dal sistema scolastico sta guadagnando terreno in Italia, e la preside di un liceo artistico di Torino, Antonella Accardi Benedettini, è una delle sostenitrici di questo cambiamento. Secondo la preside, è necessario ripensare l’intero modello pedagogico della scuola per motivare e appassionare gli studenti e i docenti. La motivazione e la passione devono essere le parole chiave per tutti i partecipanti del sistema educativo.
Secondo Accardi Benedettini, le valutazioni numeriche sono deleterie perché generano ansia da prestazione. Molti studenti non riescono ad esprimere quanto hanno imparato durante le interrogazioni perché non vedono il senso o sentono i contenuti distanti dai loro bisogni. Invece di dare un voto, sarebbe meglio aiutare gli studenti a capire cosa non hanno capito e motivarli a imparare.
Secondo la preside, un sistema educativo senza voti potrebbe portare a vari benefici per gli studenti e i docenti. Chi ha una media altissima spesso rimane intrappolato nel doverla mantenere a tutti i costi e questo può portare a una fobia scolare. Inoltre, i voti possono diventare un’ossessione per gli studenti, il che può portare a problemi di autostima e ansia. Eliminare i voti potrebbe liberare gli studenti da questa pressione e aiutare a creare un ambiente più sereno e inclusivo in cui tutti possano imparare senza essere giudicati.
Il convegno dal titolo “La scuola che vorrei“, organizzato dal Circolo dei Lettori di Torino, è un’occasione per discutere l’idea di una scuola senza voti e altri possibili cambiamenti del sistema educativo. Secondo Accardi Benedettini, cambiare il sistema della valutazione significa cambiare l’approccio educativo rispetto a quello che viene proposto. Dobbiamo insegnare ai ragazzi la capacità del problem solving per affrontare i problemi di qualsiasi natura, con i docenti che li accompagnano nel processo di crescita.
Eliminare i voti dal sistema scolastico non significa non valutare gli studenti, ma piuttosto trovare nuovi modi per farlo. Una possibilità sarebbe quella di utilizzare una valutazione continua basata sull’osservazione dell’apprendimento degli studenti e sulle loro competenze. In questo modo, gli insegnanti potrebbero valutare gli studenti in base a ciò che hanno appreso e non solo in base a un test o a un esame.