Scuola: l’insegnante assente per pochi giorni? Nessun supplente

Nelle scuole italiane, se un insegnante è assente per qualche giorno cosa succede? Le lezioni si saltano? La classe resta da sola o viene aggregata ad altre classe? Notizie emerse dal Rapporto nazionale "I processi e il funzionamento delle scuole"

Scuola: l’insegnante assente per pochi giorni? Nessun supplente

Gli insegnanti assenti per qualche giorno non vengono sostituiti con supplenti; gli studenti italiani, quando si verificano questi episodi, saltano la lezione.

Notizie che sono emerse dal Rapporto nazionale “I processi e il funzionamento delle scuole“, pubblicato dall’Invalsi, l’Istituto nazionale di valutazione del sistema educativo d’istruzione e di formazione.

Dallo studio è emerso che in circa il 27% dei casi esaminati, quando il docente è assente per pochi giorni i supplenti non vengono chiamati per sostituirli. La classe resta sola o, il più delle volte, gli studenti vengono suddivisi in gruppi per essere ripartiti in altre classi.

Inoltre, nel 18% dei casi, a restare senza insegnante sono gli alunni delle primarie, il 24% quelli delle scuole medie, il 30% gli studenti degli istituti tecnici e professionali che in mancanza del docente saltano la lezione, mentre il 35% riguarda i licei.

Anief, il sindacato della scuola, dichiara: “si tratta dell’ennesimo segnale di trascuratezza del sistema scolastico italiano agli alunni non può essere sottratta periodicamente una parte dell’offerta formativa”. Infatti, non vi è alcuna fonte legislativa o ministeriale in cui vi sia specificato tale eventualità.

Il MIUR ha dichiarato la necessità di assegnare supplenze brevi anche in caso di “esaurimento dei fondi” in quanto questi possono essere integrati con richieste specifiche dietro motivazione da comunicare al Ministero. Infatti, è inaccettabile la prassi di suddividere gli studenti per inserirli in altre aule coperte dai docenti. Il rischio è che si violino le norme di sicurezza antincendio che fissano “il massimo affollamento ipotizzabile in 26 persone/aula”.

Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario confederale Cisal, dichiara: “Ci troviamo dinanzi a una lesione di diritto allo studio e di tutela della sicurezza che, invece, vengono prima di tutto. Sapere che alle superiori una supplenza su tre non viene coperta è un dato che fa riflettere ma sconcerta, ancora di più, che la stessa cosa accada in un caso su cinque alla primaria (…)”.

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