Scuola: il governo promette riduzione del numero di alunni e aumento degli stipendi

Nell'ultimo consiglio dei ministri, il governo ha inserito nella modifica del DEF, alcuni fondamentali provvedimenti per la scuola. L'ha annunciato il primo ministro Conte.

Scuola: il governo promette riduzione del numero di alunni e aumento degli stipendi

Il governo annuncia con il DEF alcune riforme per la scuola: aumento dello stipendio dei docenti e nuovi percorsi di abilitazione. Nell’ultimo consiglio dei ministri tenutosi a Roma è stata approvata una nota con la quale è stato aggiornato il Documento di Economia e Finanza.

Tra gli interventi significativi ci sono quelli riferiti alla scuola, con aumenti stipendiali per gli insegnanti, riduzione del numero degli alunni in classe e percorsi abilitanti e asili nido gratuiti. È il sogno della scuola. Se l’iniziativa andasse a regime, ci sarebbe un vero cambio di passo nel sistema d’istruzione e formazione.

Il testo prevede questi contenuti:

  • Limitare le classi troppo affollate, mediante politiche di ottimizzazione dei costi,
  • Valorizzazione professionale ed economica del ruolo degli insegnanti,
  • Incentivare un vero piano nazionale per l’edilizia scolastica, mediante la concertazione concorrente con le Regioni, garantire la gratuità degli asili nido e dei micro-nidi.

Il piano è collegato al progetto 0-6 per creare un sistema integrato dalla nascita fino ai sei anni, con un diffusa soprattutto nel sud Italia e per gli studenti provenienti da famiglie con redditi bassi. La modifica al MEF vuole affrontare concretamente fenomeni endemici come la dispersione scolastica e il bullismo. Fino ad oggi i due fenomeni son affrontati dalle scuole con risorse esige e grazie agli spazi di autonomia frutto del DPR 275 del 1999. All’interno del DEF sono stati presentati due disegni di legge:

  1. L’ennesima rivisitazione del sistema di formazione ed abilitazione del personale docente,
  2. Riorganizzazione del sistema di valutazione del sistema nazionale di istruzione e della università.

Considerazioni

La scuola ha bisogno di risorse ed anche di motivazioni. L’idea di ridurre il numero degli alunni è un’ottima cosa, va implementata, anche per garantire la presenza della scuola nei piccoli centri. L’istruzione è un servizio indispensabile e necessario, va garantito ovunque e comunque. Dal 2003 si parla di sistema d’istruzione integrato fin dalla nascita. Per attivarlo servono risorse, è fondamentale aver inserito queste azioni direttamente nel documento di finanza generale dello Stato.

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