Scuola: i ragazzi con meno di 14 anni devono essere accompagnati da un adulto

Preside e docente colpevoli della morte di un alunno per non averlo consegnato a un adulto. Torna la polemica: i ragazzi devono essere accompagnati nel tragitto casa - scuola - casa.

Scuola: i ragazzi con meno di 14 anni devono essere accompagnati da un adulto

Quindici anni fa un ragazzino, all’uscita da scuola, è finito sotto uno scuolabus ed è morto. La Cassazione non ha mai archiviato il caso, e proprio in questi giorni ha emesso la sentenza che ritiene colpevoli il preside e il docente dell’ultima ora di scuola in quanto non si sono preoccupati di affidare il ragazzo a un adulto.

Dopo questo fatto, alcuni dirigenti scolastici hanno chiesto al Parlamento e al governo con una lettera-appello che il percorso casa-scuola venga liberalizzato. Tra i richiedenti anche la preside dell’Istituto comprensivo Giovan Battista Valente di Roma, Rosa Maria Lauricella, la quale ha affermato che “L’unica soluzione è che si riscriva una norma di legge che, nell’interpretazione data da diverse sentenze, ci allontana dall’Europa. Se succede qualcosa a un alunno delle medie mentre torna a casa da solo, oggi rischiamo una condanna da sei mesi a cinque anni“.

Non sono rari i ragazzi e a volte anche i bambini che, per piacere o per bisogno, tornano a casa da soli. Spesso questa necessità si trasforma nell’opportunità di sentirsi grandi, respirando la libertà di movimento. Ma non tutti i “grandi” la pensano così. Esiste una legge nazionale che afferma che i ragazzi che hanno meno di 14 anni per uscire da scuola devono attendere un adulto che li accompagni.

Anche la ministra all’Istruzione Valeria Fedeli, intervistata durante il programma televisivo, Tagadà in onda su La7, ne è convinta: “Questa è la legge, e deve essere rispettata. I genitori devono esserne consapevoli“. La Ministra è d’accordo che far sperimentare l’autonomia ai ragazzi sia una cosa buona, ma lo si può fare in altri orari e in altre occasioni: “non necessariamente nel percorso casa scuola casa“. E se i genitori sono occupati… ci vadano i nonni, afferma sempre la Ministra.

Dopo la sentenza a sfavore della scuola, in alcuni istituti sono comparsi i vecchi regolamenti che chiariscono e impongono come deve avvenire la consegna dei ragazzi al termine delle lezioni. Tutto ciò, come possiamo ben immaginare, non ha fatto altro che far esplodere polemiche: sono molti i genitori nella situazione di non poter andare a prendere i figli ormai grandicelli a scuola.

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