Riuscire a stabilire dei nuovi programmi nell’ambito scolastico non è mai facile anche perché non sempre gli studenti e le studentesse seguono in modo attento e diligente. Considerando che la scuola italiana non gode di ottima reputazione, anche per una sorta di analfabetismo, ecco che il Ministro dell’Istruzione ha deciso di introdurre una nuova riforma con programmi proprio per accrescere la lettura e far sì che imparino maggiormente.
Sono state annunciate le nuove indicazioni nazionali, ovvero i nuovi programmi che copriranno la fascia dai 3-4 sino alle scuole medie. Il ministro Valditara afferma che, a partire già dalla scuola, “i ragazzi devono trovare il gusto della lettura e imparare a scrivere bene”, considerando anche che in Italia si legge sempre meno.
Come spiega a Il Giornale, sono diverse le innovazioni che sta inserendo, almeno per questa fascia e fase per poi estendere anche sui ragazzi e ragazze che frequentano le scuole superiori. Secondo il Ministro dell’Istruzione, bisogna cominciare a studiare il latino sin da subito, quindi a partire dalle scuole medie, in quanto è la base dell’italiano e permette di capire meglio il significato delle parole.
Tra le varie innovazioni, lo studio della storia che si concentra maggiormente sugli eventi attuali, facendo riferimento all’Italia, Europa e Occidente abolendo però la geo-politica. Sarà dato ampio spazio alla letteratura e allo studio della grammatica affinché, sin da piccoli, imparino a scrivere bene e conoscere l’italiano.
Per combattere l’analfabetismo di ritorno, si propone lo studio delle poesie, filastrocche e degli haiku a memoria sin dalle elementari anche per una maggiore comprensione dei testi. Quindi, non solo testi di autori dell’infanzia ma anche moderni come Saba, Gozzano e Penna. Sin dalla prima elementare i bambini saranno introdotti alla musica e alla sua storia.
Tutte queste innovazioni dovrebbero vedere la luce nell’anno 2026-2027 in modo da ritoccare gli ultimi aspetti e così ampliare il dibattito a tutto il corpo studentesco.