Riforma Scuola Renzi-Giannini: tra proposte e obiezioni

Di seguito verranno presentate, punto per punto, tutte le proposte della riforma e le eventuali obiezioni: dal piano assunzioni al preside-sindaco, dall'autonomia al legame scuola azienda

Riforma Scuola Renzi-Giannini: tra proposte e obiezioni

Martedì 5 maggio scenderanno in piazza la maggior parte dei docenti e Ata, dopo quasi sette anni, per ribellarsi contro la nuova riforma scolastica proposta dalla coppia Renzi-Giannini. Le discussioni riguardanti le proposte presentate alla Camera sono sempre più numerose e “accese”, ma vediamo punto per punto di cosa si tratta.

Piano assunzioni

E’ prevista la chiusura delle graduatorie provinciali dei supplenti e il superamento del precariato scolastico in Italia, grazie ad un piano che offre circa 100 mila assunzioni. La stragrande maggioranza dei docenti precari potrebbe avere entro settembre il posto fisso in scuole elementari, medie e superiori. Rinviata, invece, l’assunzione per i maestri di scuole dell’infanzia e asili nido.

Obiezioni: la proposta del governo sembrerebbe una semi-soluzione. Difatti, dal piano sarebbero esclusi gli idonei all’ultimo concorso e migliaia di precari che hanno prestato servizio per anni. Non ci sono, inoltre, risposte sull’eliminazione del precariato: dopo tre anni si potrebbe esser nuovamente licenziati.

Preside-sindaco

Renzi vorrebbe rilanciare la scuola affidando maggiore potere ai dirigenti scolastici. Tra le competenze di questi ultimi ci sarebbe quella di compilare il Piano triennale dell’offerta formativa scolastica che elimina i poteri degli organi collegiali. Questi avranno anche il compito di valutare i (neo)docenti di ruolo e premiare gli insegnati migliori con maggiori paghe.

Obiezioni: la novità di questo preside ha spaventato davvero tutti, persino i diretti interessati, poiché questo ultimo assumerebbe il ruolo di “dittatore”.

Scuole più autonome

Le proposte enunciate precedentemente potrebbero permettere il raggiungimento dell’autonomia scolastica, con risorse di personale ed economiche più adeguate. Si potrebbe anche introdurre l’eventuale destinazione alla scuola del 5 per mille dalla dichiarazione dei redditi annuale da parte dei genitori e lo “school bonus” (donazioni in denaro da parte di privati). Potrebbero essere aggiunti i curriculum degli studenti nelle scuole secondarie superiori, con il potenziamento di determinate discipline.

Obiezioni: la paura è quella di accentuare i divari tra le scuole frequentate da classi sociali superiori e quelle frequentate da persone  più modeste.

Legame più stretto tra scuole e aziende

Si tratta di avvicinare maggiormente le scuole alle offerte formative e alle domande di professionalità delle imprese: questo è possibile grazie all’alternanza tra scuola-lavoro.

Obiezioni: la scuola potrebbe passare in secondo piano, per quanto riguarda la dimensione formativa, e incentrarsi troppo sulla sfera lavorativa.

Edilizia scolastica

Circa quattro miliardi di euro saranno investiti per la ricostruzione dell’intero sistema scolastico italiano (bisogna costruire scuole innovative che permettano una maggiore sicurezza).

Paritarie e benefit per i docenti

Ci sarà una detraibilità (si parla di circa 400 euro ad alunno per anno) delle spese sostenute per la frequenza delle scuole paritarie. Ogni insegnante della scuola statale avrà, inoltre,  a disposizione una Carta con 500 euro annui per spese culturali: acquisto di libri, software, abbonamenti teatrali ed altro.

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