Regole per l’inizio dell’anno scolastico 2020/2021 e mancanza di docenti di ruolo

Il nuovo anno scolastico è alle porte. Mancano circa due settimane all'inizio delle lezioni nelle aule scolastiche. La situazione docenti di ruolo però, allo stato attuale, è molto seria.

Regole per l’inizio dell’anno scolastico 2020/2021 e mancanza di docenti di ruolo

La data di inizio delle lezione scolastiche al momento è fissata per il 14 Settembre 2020. Questo però non vale per tutte le regioni italiane. A Bolzano infatti, si comincierà a frequentare le aule scolastiche il giorno 7 di Settembre 2020. In Friuli Venezia Giulia invece, si comincierà il 16 di Settembre 2020 mentre in regioni come la Puglia, la Calabria e la Sardegna, il 24 di settembre 2020.

La ministra dell’Istruzione Azzolina afferma che, spesso, ad inizio anno scolastico, “c’è caos nelle aule”. Molto raro infatti è il caso in cui tutti gli alunni, rientrando in classe dopo la pausa estiva, trovino tutte le cattedre dei professori di ruolo occupate. Infatti, l’emergenza supplenze spesso dura svariati giorni scolastici, in alcuni casi specifici anche alcune settimane oppure in casi estremi e drammatici, anche mesi.

Quest’anno però, è diverso, a causa della lunga assenza di studenti e docenti dalle aule scolastiche degli istituti italiani. Sarebbe un vero e proprio “paradosso” se le cattedre fossero vuote dopo questa lunga pausa, con gli studenti che dovranno accedere a turni nelle aule scolastiche. Inoltre, ci sarà la necessità di indossare le mascherine chirurgiche, rispettare le distanze di sicurezza tra i banchi e disinfettare spesso le mani con il detergente chimico necessario.

Sono arrivati inoltre, anche i dati delle assunzioni dei docenti scolastici, assunzioni che sono terminate soltanto qualche giorno fa e sono preoccupanti. In Italia servono oltre 85.000 insegnanti e di questi, soltanto il venti o il venticinque percento è stato designato. Caso eclatante è quello della regione Piemonte, dove su quasi 3000 posti per docente di sostegno, ne sono stati assegnati soltanto 2.

Non va molto meglio nella regione Lazio, dove sono stati inserite come docenti fissi soltanto il 25% del totale, mentre nella regione Lombardia, servono oltre 5000 insegnanti per il sostegno, soltanto nella metropoli di Milano, mancano all’appello oltre 500 docenti di sostegno. Situazione non rosea neppure nella regione Marche, dove per gli istituti scolastici è stato designato soltanto un docente su dieci.

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