Picchiata dal padre perché ha troppi compiti per casa

A farne le spese è una ragazzina di 8 anni che frequenta una scuola di Vicenza, ma la bambina non è sola in questa minaccia: anche l'insegnante è stata ripetutamente insultata. Ora la Procura sta seriamente indagando.

Picchiata dal padre perché ha troppi compiti per casa

I compiti a casa sono il dramma serale di molti genitori che tornando a casa stanchi dal lavoro vorrebbero, finalmente, un po’ di pace. Ed invece ci sono le tabelline e la poesia da imparare, c’è il disegno da finire, ci sono le operazioni da svolgere e c’è pure il tema da inventare. Possibile che tutte queste cose non si possano fare a scuola? Questa è la domanda di molti genitori.

Non c’è una normativa che argini i compiti per casa, se non il buon senso dell’insegnante, spesso preoccupato di restare indietro con il programma o forse anche di rassicurare le famiglie e se stesso che l’alunno sta lavorando. Ogni insegnante ha un modo tutto suo di assegnare i compiti per casa. Non facciamo di ogni erba un fascio! Ci sono poi genitori che desiderano i compiti, che vogliono stare sui libri con i figli. Il mondo è variegato anche sotto questo aspetto.

Ed ecco quindi il fattaccio: succede a Vicenza, dove una bambina di otto anni torna a casa da scuola con un’infinità di compiti ed ogni sera qualcuno la deve seguire perchè il mattino successivo si rechi a scuola preparata. Il papà, trentaseienne di origini asiatiche, operaio, stanco del lavoro e di questa “musica” che ogni sera si ripete, arrabbiato, perde il controllo della situazione, prima insulta la maestra, poi alza le mani sulla bimba. Brava la moglie che riesce a calmarlo e a farlo rientrare in se stesso, ma l’accusa mossa dalla procura a questo padre rimane ed è chiara: “Indagato per abuso di mezzi di correzione“.

L’argomento dei compiti a casa è di stretta attualità, casa e scuola ne parlano in continuazione, così pure il Consiglio dei ministri ha affrontato il problema e, il Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini ha promesso che, grazie alla riforma, verranno ridotte le lezioni domestiche.

Resta che lo studio personale non potrà mai venir accantonato alle sole ore del mattino, a scuola. Il tempo della riflessione e della memorizzazione va fatto in tranquillità, da soli.

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