Perugia: pubblica 20 post contro il liceo della figlia per una valutazione considerata errata

La madre di una figlia, neodiplomata, si scaglia, tramite una ventina di post sui social, contro il liceo criticando la professionalità dei docenti riguardo una valutazione, a suo dire, errata.

Perugia: pubblica 20 post contro il liceo della figlia per una valutazione considerata errata

Al giorno d’oggi, la scuola continua ad essere un luogo in cui capitano spesso litigi e battibecchi a causa dei genitori e del fatto che i professori non valutino attentamente la condotta dei propri figli. Considerando che, a suo dire, la figlia avrebbe meritato di più, una madre, in un liceo dell’Umbria ha deciso di scagliarsi, tramite social, pubblicando una ventina di post, poi eliminati e indirizzati all’istituto della figlia che ha preso una valutazione non corretta in italiano. 

La mamma di una studentessa, appena diplomata, ha pubblicato venti post sui social, poi prontamente rimossi, verso il liceo classico Frezzi Beata Angela. La “colpa” dell’insegnante sarebbe il mancato 10 dato in una materia quale l’italiano dove la figlia ha come valutazione 9. Un voto che le avrebbe valso, secondo il parere della madre, l’eccellenza.

Marina Marinangeli, la dirigente scolastica, insieme alla commissione dell’istituto, hanno firmato una lettera per difendere i professori di italiano e quindi supportarli. Nel video, poi stato rimosso, secondo quanto afferma la preside, si fa riferimento alla metodologia e si mette in dubbio il lato professionale dei professori a seguito di questa valutazione. 

La preside ci tiene a precisare che i post pubblicati dalla madre della ragazza vanno a sconfinare sul piano di lavoro del docente e sulla sua professionalità. In base al parere della madre, la figlia meritava 10, ma “dalla consultazione degli atti risulta che, anche nel precedente anno scolastico, l’alunna aveva conseguito il voto 9”.

La madre punta il dito anche verso gli altri compagni della figlia che si sono aggiudicati premi bonus quando non sanno neanche tradurre il latino e hanno balbettato alla prova orale. La madre parla poi di un premio che è stato ottenuto dalla figlia, notizia nella quale non vi è conferma tramite social. Il Corriere dell’Umbria ha contattato la direttrice dell’istituto che sta pensando, insieme all’ufficio scolastico regionale, di denunciare la donna. 

La preside difende i professori: “I nostri docenti si sono sentiti attaccati e presi di mira e con questo documento hanno voluto dire la loro”.

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