Un esempio di forza e determinazione: la storia di Nazarena Savino, una giovane donna affetta da una malattia che la costringe a muoversi su una carrozzina. Nonostante le sfide che ha affrontato, Nazarena non ha mai smesso di seguire i suoi sogni. Oggi, a soli 24 anni, può chiamarsi a pieno titolo dottoressa, avendo conseguito la laurea in archeologia con il massimo dei voti presso l’Università del Salento.
L’11 luglio del 2022 è stato un giorno speciale per Nazarena, quando ha ricevuto la sua laurea in mezzo a una platea affollata di neolaureati e famiglie orgogliose. Solo di recente, il 30 giugno scorso, ha tenuto un breve ma toccante discorso a Lecce in occasione del Graduation Day dell’ateneo salentino, condividendo la sua emozionante esperienza di vita.
Nazarena è orgogliosa di sé, poichè si è fatta strada come la studentessa più giovane ad essere premiata: “La carrozzina è solo un ostacolo nel lungo cammino della vita. Sicuramente non ho realizzato tutti i miei progetti, ma ciò che ho imparato è che è sempre possibile cambiare i propri piani e che un traguardo rimane tale anche se non è quello che ci eravamo prefissati all’inizio”.
Nazarena ha dimostrato come le sfide e le avversità della vita contribuiscano a forgiare la persona che siamo oggi. Ricorda ancora le parole che le furono dette quando, appena a 18 anni, la malattia prese il sopravvento sulla sua vita, cambiandola profondamente: “Ora che sei malata, guarderai il mondo da una finestra“, le dissero. In quel momento aveva visto i suoi sogni crollare e mai avrebbe pensato di raggiungere risultati importanti come laurearsi in archeologia con il massimo dei voti nel luglio scorso. Una passione che ha coltivato fin da bambina.
Certamente, per Nazarena la strada non è stata sempre facile, ma ha saputo rialzarsi ogni volta, realizzando il suo sogno. Ha vissuto molti momenti difficili perchè combattere ogni giorno contro una malattia, nel bene e nel male comporta molti sacrifici: “Ricordo i primi tempi all’università: ogni giorno andavo al pronto soccorso per ricevere una flebo, anche a tarda ora, ma ho sempre avuto il pieno sostegno dei professori e dei miei compagni di studio che non mi hanno mai fatto pesare alcuna situazione” ha raccontato.
Ora è il momento per Nazarena di riposarsi e godersi la sua famiglia, ma i sogni nel cassetto non mancano. “In futuro“, racconta con entusiasmo, “vorrei fondare un’associazione che permetta alle persone con disabilità e a coloro che hanno limitazioni di conoscere gli scavi archeologici di tutta la Puglia“.