Miur: 96 cattedre su 246 assegnate in Sicilia rischiano di essere restituite

La penuria di alunni che frequentano il tempo pieno nelle scuole in Sicilia fa sorgere la possibilità che 96 cattedre assegnate dal Miur vengano restituite. Le posizioni ad esse collegate saranno assegnate ad una Regione del Nord o del Centro-Italia.

Miur: 96 cattedre su 246 assegnate in Sicilia rischiano di essere restituite

Nella Regione Sicilia 96 cattedre rischiano di essere trasferite in una regione del Nord o del Centro-Italia. La motivazione è da ricercare nella penuria di mense scolastiche. Ad una prima valutazione, le due cose non sembrano collegate ma in realtà lo sono. Per assicurare la garanzia del tempo pieno a scuola è necessario che gli istituti siano dotati di mense per permettere la somministrazione del pranzo agli alunni.

La Sicilia è la regione che ha il minore numero di scuole primarie con il tempo pieno, a dispetto dei dati che evidenziano come sia una delle regioni con il più alto numero di dispersioni scolastiche. Ragguardevole è il numero dei genitori che non desiderano far restare i loro figli a scuola 8 ore. Molti genitori preferiscono che i propri figli facciano mezza giornata ed escano tra le 12.30 e le 13.30, anziché alle 16.

Questa situazione genera un parallelismo: durante la prima Legge di Bilancio, attuata dal sodalizio tra M5S e Lega, in Sicilia sono state assegnate 246 cattedre. Di queste, 96 rischiano di essere restituite proprio perché ci sarebbero, paradossalmente, più docenti che alunni. Questa è la notizia che è trapelata durante gli incontri tra i dirigenti dell’Ufficio scolastico regionale e i sindacati.

Durante il mese di gennaio le iscrizioni per il tempo pieno avvenute nella regione Sicilia sono state troppo basse. Il numero delle richieste di genitori che desiderano fare frequentare ai propri figli la scuola a tempo pieno è assolutamente esiguo per permettere di organizzare un numero di classi sufficienti a giustificare il numero di cattedre assegnate.

I dati della Regione Sicilia sono assolutamente l’opposto dei dati delle regioni del nord e del centro. Se si fa un paragone è possibile asseverare che in Lombardia il tempo pieno è frequentato dal 50% degli alunni, in Piemonte a essere iscritti al tempo pieno sono il 48% degli studenti ed, infine, nella Regione Lazio si è arrivati a toccare la percentuale del 53%.

Continua a leggere su Fidelity News