Ministro Giannini costretta ad abbandonare la Festa dell’Unità. Proteste a Bologna

Il ministro dell'istruzione Stefania Giannini è stata costretta ad abbandonare la Festa dell'Unità: contro di lei urla e fischi, e rumori assordanti. Renzi lancia tweet di solidarietà verso il ministro

Ministro Giannini costretta ad abbandonare la Festa dell’Unità. Proteste a Bologna

La data del 5 maggio si avvicina e cresce la tensione nel mondo della scuola: in questa data infatti dovrebbe verificarsi lo sciopero generale proclamato da tutto il comparto scolastico. Sembra però che la protesta sia partita con qualche giorno di anticipo, in quanto ieri è successo qualche imprevisto durante la Festa dell’Unità a Bologna.

Alla festa ha partecipato anche il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, che però è stata costretta ad andare via e a lasciare in anticipo il palco situato al Parco della Montagnola.
Contro di lei una vera rivoluzione: urla, fischi e rumore assordante di cucchiai che la gente sbatteva contro alcune pentole hanno impedito al ministro del Miur di esprimersi per dire la sua.

Qualche momento prima era intervenuto un docente precario che aveva espresso la sua disapprovazione sulle linee guida del ddl sulla buona scuola, che proprio in questi giorni è in discussione al Parlamento. Il ministro avrebbe voluto parlare per spiegarsi ma non è stato possibile ed è dovuta andar via sotto un coro di proteste. Ha semplicemente detto:Questo non è il mondo della scuola”

Ad organizzare la protesta sono stati i Cobas della scuola, a cui però hanno preso parte numerosi studenti e docenti precari. La loro intenzione era quella di far capire al governo che la scuola non approva le sue decisioni e che la nuova legge di riforma non piace. La piccola protesta è stata solo un assaggio di quella che avverrà invece il prossimo 5 maggio su numerose piazze d’Italia. La protesta del 5 maggio avverrà infatti con cortei e manifestazioni a cui parteciperanno anche i sindacati. Il ministro Giannini ha abbandonato il campo con molta rabbia per ciò che è accaduto, mentre Matteo Renzi ha ribadito: ‘Non si deve impedire ad altri di parlare’

Il presidente del Consiglio è infatti intervenuto con un tweet condannando la protesta avvenuta durante la festa nella piazza bolognese, che era stata organizzata per celebrare l’anniversario del settantesimo anno della Liberazione. Renzi ha voluto precisare che un insegnante è tenuto ad ascoltare e a rispettare le idee degli altri, e che quando un educatore non dà agli altri la possibilità di parlare non sta mantenendo un compito che invece dovrebbe adempiere. Il ministro Giannini in questo caso non ha potuto parlare per esprimersi nei confronti del docente.

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