Maturità alle porte: mercoledì prima prova

Mancano due giorni alla prima prova di maturità. Il 2019 è l'anno delle novità per quanto riguarda l'esame di stato: dalla seconda prova multidisciplinare all'eliminazione della terza prova, passando per il nuovo colloquio orale.

Maturità alle porte: mercoledì prima prova

Come tutti gli anni, l’esame di maturità comincerà con la prova di italiano, mercoledì 19 giugno. I maturandi avranno a disposizione sei ore per scegliere una di sette tracce, appartenenti a tre tipologie di tema differente: due tracce di tipologia A concernenti l’analisi del testo; tre tracce di tipologia B, analisi e produzione di un testo argomentativo; infine due tracce di tipologia C, riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità.

L’obiettivo è quello di dimostrare di saper padroneggiare il patrimonio lessicale della lingua italiana spaziando tra i vari ambiti, da quello artistico al letterario, a quello filosofico, allo scientifico, storico, sociale, economico e tecnologico. Quella che ha decisamente sconvolto e spaventato la maggiorparte degli studenti della quinta superiore è la seconda prova.

Per dare spazio a questo nuovo tipo di prova, inoltre, è stata eliminata la terza prova, terrore di molti maturandi, e anche le prove invalsi non faranno più media con il voto dell’esame di stato. La seconda prova sarò di tipo multidisciplinare e unirà le due principali materie di corso. In particolare al liceo scientifico coinvolgerà matematica e fisica, al liceo classico riguarderà greco e latino e al liceo linguistico interesserà inglese e francese.

Il colloquio orale non si baserà più sulla famosa tesina ma prevederà il sorteggio, per mezzo di una busta, di un argomento chiave dal quale iniziare un discorso e collegarsi alle varie materie di studio. Verrà inoltre lasciato spazio allo studente di discutere della propria esperienza di alternanza scuola lavoro. Anche questa scelta ha lasciato di stucco molti studenti, dato che l’alternanza scuola lavoro non è più reputata obbligatoria per l’ammissione all’esame.

Infine vi saranno alcune domande sulla Cittadinanza e la Costituzione: secondo un sondaggio il 57% degli alunni non si sente preparato a questa eventualità, mentre solo il 43% afferma di aver svolto questa parte di programma nel triennio delle scuole superiori.

Continua a leggere su Fidelity News