Maturità 2019, le date e le nuove regole dell’esame di Stato

Il Miur ha già reso note le date per l'esame di maturità per l'anno 2019. Entreranno in vigore nuove regole. L'esame si svolgerà in maniera diversa rispetto agli anni passati a partire dalla presenza di requisiti di ammissione.

Maturità 2019, le date e le nuove regole dell’esame di Stato

L’anno scolastico non è ancora iniziato ma già il Miur ha reso note le date ufficiali per il prossimo esame di maturità del 2019. Le prime modifiche rivelate per l’esame di Stato riguardano l’introduzione di prove Invalsi, la “nuova” ammissione e i cambiamenti per crediti e punteggio. Come sempre la prima prova è quella di italiano che si svolgerà mercoledì 19 giugno. Per la seconda prova non esiste una data confermata ma se si svolgerà successivamente alla prima, con molta probabilità, la data è quella di giovedì 20 giugno.

Come anticipato, questo esame di Stato presenta delle novità rispetto a quello precedente. In primis è stata introdotta la prova Invalsi. Si tratta di un test che tutte le quinte classi dovranno svolgere nel corso dell’anno, nel periodo compreso tra il primo ed il 19 aprile e quindi non a giugno insieme alle altre due prove. Il test Ivalsi costituirà titolo di accesso all’esame di maturità vero e proprio.

Tale test sarà composto da tre parti: un questionario di italiano, un test di matematica ed una prova d’inglese. Altre novità sono costituite dall’abolizione della terza prova, oltre alla possibilità che venga tolto l’obbligo di redarre una tesina, da sostituire, invece, con una relazione sul progetto alternanza scuola-lavoro

Novità anche per quanto riguarda l’assegnazione dei crediti per l’ammissione all’esame: un massimo di 40 punti e 20 punti per ogni prova scritta e orale e l’alternanza scuola-lavoro diventerà obbligatoria. In più non sarà necessario avere la sufficienza in tutte le materie ma sarà sufficiente avere la “media del 6” per essere ammessi. 

Il rendimento scolastico avrà un peso maggiore rispetto agli anni scorsi per l’aumento dei crediti scolastici ottenibili nel triennio. Vista poi l’abolazione della terza prova, i punteggi ottenibili per la prima e la seconda prova sono stati aumentati da 15 a 20. L’esame orale invece avrà un’incidenza minore rispetto al “vecchio” esame di maturità. Insomma una rivoluzione che si spera possa agevolare gli studenti che già ancor prima di entrare in classe sono al corrente delle date dell’esame che li aspetta a giugno 2019. 

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