Maturità 2019, addio alla tesina

Lo ha annunciato il Ministro Bussetti: “Dal 2019 sparirà la tesina”, il colloquio sarà sostenuto partendo da spunti diversi, tra questi l’alternanza scuola - lavoro.

Maturità 2019, addio alla tesina

Esame di Stato, dal 2019 “La tesina non ci sarà, quello della maturità sarà un colloquio che partirà da spunti diversi compresa anche l’alternanza scuola – lavoro“, lo ha dichiarato Marco Bussetti, Ministro dell’Istruzione, nel corso di un’intervista a Studenti.it. Le novità saranno rese note dal Miur entro il mese di gennaio del prossimo anno, ma Bussetti fornisce qualche anticipazione.

Un video della durata di una decina di minuti, pubblicato sul suddetto sito, raccoglie alcune domande degli studenti e le risposte del Ministro. Tra le novità il colloquio finale del quinto anno che non partirà più dalla tesina. La maturità del giovane candidato sarà valutata dal percorso svolto negli anni, verrà “premiato il loro lavoro, la loro esperienza a scuola”. Il cambiamento, sostiene il Ministro Bussetti, non deve spaventare gli studenti ormai abituati all’idea della tesina finale.

Tra i traguardi raggiunti nei primi mesi di governo, definiti positivi, il ministro Bussetti indica: l’attenzione prestata all’edilizia scolastica, garantendo “agli istituti le certificazioni necessarie in materia di sicurezza” – si legge in Fanpage.it – l’eliminazione della chiamata diretta dei docenti, la rivisitazione dell’esame di maturità e dell’alternanza scuola-lavoro.

Nell’intervista a Studenti.it il Ministro dell’Istruzione, parla di valori e di rispetto dei ruoli, mettendo insieme innovazione e tradizione. Il giovane che deve orientarsi nel percorso di studi universitari deve essere aiutato dall’innovazione, ma allo stesso tempo deve trovare una modalità di rapporto con i professori che appartiene al modello di scuola tradizionale, che ben sapeva tenere distinti i ruoli.

Provocato da una domanda sui social, Bussetti risponde con un secco “No“, perchè potrebbero far venir meno il rispetto tra le due parti: “Rispetto l’autonomia dei professori ma personalmente sono contrario ai contatti sui social tra studenti e professori, perché il rispetto reciproco passa anche attraverso certi atteggiamenti e certe scelte”.

Tutte le istituzioni, afferma ancora il Ministro Bussetti nell’intervista, devono impegnarsi nell’investimento di risorse, sponsorizzando le iniziative proposte in modo che il sistema cambi realmente. Tra i temi importanti che verranno affrontati nei prossimi mesi c’è il test d’ingresso alla facoltà di Medicina. L’obiettivo finale è di riformare l’accesso in modo da aumentare i posti disponibili. Tale riforma richiede anche l’aumento delle borse di specializzazione.

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