Maturità 2017: gli esami di maturità servono davvero a qualcosa?

Ammessi il 96,3% degli studenti all'esame di maturità, nella giornata di domani si terrà la prima prova. In molti si domandano: gli esami servono davvero a qualcosa?

Maturità 2017: gli esami di maturità servono davvero a qualcosa?

Con i dati alla mano, passare agli esami sembra quasi una cosa certa; infatti, domani, dalle ore 8:30 prenderanno parte il 96,3% dei 505 mila studenti che hanno frequentato l’ultimo anno scolastico delle scuole superiori ed i canditati esterni. A rivelarlo è il sito del ministero delle istruzioni, che ha reso questo primo dato come parziale. Se si confermasse, sarebbe un vero record per gli ultimi anni. 

Se la matematica, quindi, non è un opinione, a casa resteranno solamente 18 mila ragazzi sui 505 mila circa disponibili, ed è un dato davvero basso. La percentuale di quest’anno è un vero record, poiché mai percentuale è stata così alta negli ultimi dieci anni.  E’ stato battuto anche il record del 2006/2007, in quegli anni a non essere ammessi furono solamente il 4%, mentre nel 2009/2010 i non ammessi furono il 9%. Da quell’anno in poi, la percentuale è andata sempre ad abbassarsi.

In molti ripropongono i dubbi di questi esami, dicendo che siano solamente una formalità. Gli studenti potrebbero quindi anche non vivere il periodo di ansia, poiché nel 2015/2016 staccò il biglietto dell’Università il 99,5% dei maturandi. 

Anche sui promossi degli ultimi dieci anni c’è stato un calo delle bocciature: iniziando dall’anno 2006/2007 dove furono bocciati solamente il 2,9% fino al dato dell’anno scorso, che non sfiorava nemmeno l’1%. Quindi sarebbe meglio, secondo quanto emerge da questi dati, togliere gli esami di mezzo e dall’imbarazzo i professori esterni che si ritrovano a bocciare uno studente che hanno avuto modo di conoscere pochissimo.

Comunque, fino a quando ci saranno gli esami, esisterà anche l’ansia degli studenti: il Miur, il Ministero dell’Istruzione, ha lanciato la campagna #NoPanic, chiamando persone importanti come Luca Serianni e l’astronauta Samantha Cristoforetti, e sono arrivati anche i consigli di Alessandro Borghese, cuoco, che ha consigliato di alimentarsi bene di prima mattina.

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