Le maestre d’asilo che abusano dei bambini sui quali dovrebbero invece vigilare è un problema davvero serio che, soprattutto nel nostro Paese, è venuto fin troppo spesso alla luce.
Questa tendenza, totalmente scorretta, sta preoccupando sempre più i papà e le mamme, i quali ogni giorno sono sempre più in apprensione per cercare di leggere nei figli il più piccolo indicatore strano. Per questo motivo hanno deciso di raccogliere – tramite ben due petizioni – le firme necessarie affinché sia possibile prevenire le mancanze degli insegnanti con l’ausilio delle telecamere di sorveglianza nelle aule scolastiche.
Le telecamere servirebbero soltanto a documentare la giornata trascorsa dai bambini con le loro maestre, sia che esse siano di scuole pubbliche o private. Su Facebook il gruppo #sialletelecamere (da montare in tutte le strutture in cui si lavora con soggetti minori o non in grado di difendersi) conta quasi 50mila membri attivi, un numero davvero considerevole. Anche sulla piattaforma per raccogliere petizioni, la famosa Change.org, ci sono ben due raccolte di firme sull’argomento e sembra proprio che stiano raccogliendo moltissimi consensi.
Sull’argomento, però, già in passato il Garante Antnello Soro aveva bocciato una proposta simile, specificando che vi erano troppi rischi per la riservatezza ed il libero sviluppo della personalità dei bambini. Con queste motivazioni, allora, vietò l’uso di telecamere e affini in un asilo nido privato di Ravenna. Da allora sono passati ora 4 anni e, sempre lo stesso garante, dice a ‘Repubblica’ che questo è un tema sul quale da molti anni le commissioni si interrogano e che non va affatto preso come una semplice banalità. Nella stessa intervista, però, non ha negato che alcuni asili sono diventati teatro di violenze ai danni dei bambini e di chi non è in grado di difendersi ma specifica che “questo problema non può essere risolto dalle tecnologie”.
Di opinione contraria, decisamente, le madri ed i padri che ritengono che l’uso della videosorveglianza sarebbe un deterrente abbastanza valido da trattenere la maggior parte degli intenti di questi insegnanti che, a quanto pare, hanno perso di vista il loro scopo principale, ossia proteggere ed insegnare ai più piccoli la parità ed il rispetto.