Legge di Stabilità 2015: previsti numerosi tagli all’istruzione

Con la nuova Legge di Stabilità 2015, il governo Renzi si appresta ad effettuare nuovi tagli all'istruzione italiana, rendendo sempre più precario il sistema scolastico che avrebbe invece bisogno di più risorse e di un supporto che miri all'innovazione e alla ricerca

Legge di Stabilità 2015: previsti numerosi tagli all’istruzione

Si è da poco aperto il 2015 ed il settore legato all’istruzione italiana subisce già dei colpi molto duri. Infatti, se da un lato la Legge di Stabilità del 2015 promette di liberare risorse pari ad 1 miliardo di euro per finanziare nuove assunzioni e finanziamenti, dall’altro sono previsti tagli molto pesanti, che potrebbero portare al collasso l’intero sistema scolastico italiano.

Nella lista dei provvedimenti più incisivi si fa certamente notare il blocco degli stipendi dei dipendenti per tutto il 2015 oltre al blocco dell’indennità per vacanza fino al 2018, la riduzione della spesa generale, l’eliminazione del ruolo del vice-preside, la riduzione delle unità del personale distaccato ed il taglio molto accentuato delle supplenze brevi, per non parlare della perdita di più di 2 mila ATA.

“Bisognerà dire addio a supplenze brevi sia per i docenti che per il personale ATA” ha spiegato il parlamentare pentastellato Luigi Gallo, membro della Commissione Cultura alla Camera che ha aggiunto “Per 7 giorni il personale scolastico tecnico ed ausiliario non potrà essere sostituito e i docenti non potranno essere sostituiti per il primo giorno. Parliamo anche in questo caso di tagli previsti in legge di Stabilità e che ammontano a circa 200 milioni in 2 anni”.

Questa nuova politica dei tagli, forse dovuta ma probabilmente risolvibile in altri modi, andrà a toccare nuovamente i conti ed i bilanci degli atenei pubblici, l’Afam ed i vari enti di ricerca.

“Se la stabilizzazione di 150 mila precari è dovuta alla recente sentenza della Corte di Giustizia UE, è evidente che non si può pensare di finanziare una qualsiasi riforma della scuola con nuovi tagli” queste le parole di Marcello Pacifico, Presidente del sindacato della scuola Anief.

Nel piano di risparmio non vengono esonerati nemmeno gli esami di maturità, riducendo l’incidenza dei commissari e delle ditte esterne che si occupano della pulizia, per un totale complessivo di 130 milioni di euro che dovrebbe rimanere nelle casse dello Stato.

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