Italiani bocciati in grammatica: 7 su 10 commettono errori nello scritto e nel parlato

Congiuntivi, apostrofi e punteggiatura mettono in difficoltà gran parte degli italiani. A sostenerlo troviamo uno studio condotto da Survey of Adult Skills. Si scopre, altresì, che gli italiani leggono poco e scrivono male.

Italiani bocciati in grammatica: 7 su 10 commettono errori nello scritto e nel parlato

Grammatica italiana, che sconosciuta. Sembrerà una frase fatta, ma è quello che verrebbe da dire consultando le conclusioni di una ricerca condotta da Survey of Adult Skills. Lo studio in questione rientra nel programma ideato dall’OCSE che è conosciuto con la sigla PIAAC, ovvero Programme for the International Assessment of Adult Competencies. Trattasi nello specifico di un progetto volto a comprendere le abilità basilari della popolazione adulta di diversi paesi tra cui l’Italia.

I dati che riguardano il Belpaese non sono certo confortanti. Almeno 7 italiani su 10 risultano allergici alla grammatica, commettendo strafalcioni sia nello scritto che nel parlato. Gli errori più comuni riguardano l’apostrofo (45% dei casi) seguito dal congiuntivo (34%) e dalla punteggiatura (31%).

Ma non c’è solo questo. Gli analfabeti funzionali, in altre parole le persone capaci di leggere e scrivere, ma che comprendono con difficoltà dei semplici testi, sono pari al 28% della popolazione nazionale. A livello europeo pochi riescono a fare peggio degli italiani.

Tra gli errori più diffusi troviamo il classico “propio”, “salciccia”, “cortello”, “daccordo”, “pultroppo” e “avvolte”, ovvero veri e propri neologismi che nascono come conseguenza alla scarsa conoscenza delle parole della lingua italiana. Senza poi dimenticare il dubbio amletico del “qual è”. L’apostrofo ci andrà oppure no? Stesso discorso per l’accento su “un po’”. Dovremo mettercelo oppure andrà bene senza?

Ma anche l’utilizzo dei pronomi mette a dura prova non pochi connazionali. È per esempio comunissimo utilizzare il “gli” anche nel caso in cui si faccia riferimento ad un donna. Fin troppi dicono infatti “gli ho detto che era bella” anziché “le ho detto che era bella“.

Ma quali sarebbero le soluzioni per migliorare questa poco edificante deriva lessicale e grammaticale? Per eliminare gli errori da matita blu bisognerebbe dedicarsi di più allo studio, mantenendo anche un’adeguato livello di conoscenza della lingua italiana, possibilmente attraverso la lettura di libri e giornali.

Continua a leggere su Fidelity News