Italia fanalino di coda d’Europa per 30enni laureati: "Siamo gli ultimi"

Triste primato per l'Italia, che si consolida all'ultimo posto nell'Unione Europea non solo per quel che riguarda la pressione fiscale ed i crimini da "colletti bianchi", ma anche per numero di 30enni laureati.

Italia fanalino di coda d’Europa per 30enni laureati: "Siamo gli ultimi"

L’Italia si conferma all‘ultimo posto delle classifiche dell’Unione Europea per molti fattori, l’ultimo dei quali è stato il calcolo della presenza di laureati tra i 30 ed i 34 anni d’età nel territorio nazionale. Il nostro Paese è già fanalino di coda UE per quel che concerne la pressione fiscale ed il numero di crimini da “colletti bianchi” (benché paradossalmente, di contro, siamo ultimi anche per “colletti bianchi” in galera; miracoli della Giustizia italiana).

Il triste dato è emerso dalle analisi Eurostat relative al 2015, le quali hanno evidenziato che solamente il 25,3% dei cittadini italiani di età compresa fra i 30 ed i 34 anni abbia terminato con successo un percorso di laurea. Si tratta della percentuale più bassa fra tutti e 28 gli Stati membri dell’Unione Europea.

I dati in questione hanno portato alla luce anche la crescente discrepanza nel livello di istruzione fra uomini e donne in Italia, sempre più chiaramente a favore di queste ultime: tra i laureati 30-34enni infatti, le donne sono un terzo in più rispetto agli uomini.

I numeri sono comunque in rialzo rispetto a 14 anni fa, poiché nel 2002 l’analoga statistica evidenziava che tra i cittadini italiani fra i 30 ed i 34 anni solamente il 13,1% era laureato. Nonostante questo blando segnale positivo tuttavia, il nostro Paese si afferma all’ultima posizione delle classifiche UE in merito a questa statistica.

La mancanza di istruzione degli italiani ha confinato il Belpaese dietro a realtà come Romania, Malta e Slovacchia, tutte nazioni con una percentuale sensibilmente maggiore di laureati per quella fascia d’età. A guidare la classe è invece la soprendente Lituania, con una straordinaria percentuale di cittadini laureati tra i 30 ed i 34 anni del 57,6%; seguono Cipro (54,6%), Irlanda e Lussemburgo (appaiate al 52,3%) e Svezia (50,2%).

Altrettanto sconfortante è il dato relativo agli abbandoni scolastici: il 14,7% dei cittadini italiani tra i 18 ed i 24 anni non ha conseguito il diploma, né segue percorsi di formazione di alcun genere. Numeri che ci proiettano al quartultimo posto di questa speciale classifica.

A completare il quadro disastroso, risalta la sconfortante dichiarazione di Monica D’Ascenzo per IlSole24Ore, riguardo al fatto che i professori italiani siano sempre meno esigenti nei confronti del livello d’istruzione richiesto agli studenti: “Siamo già ultimi in Europa, dobbiamo ridurre gli abbandoni“.

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