Irregolarità nel test di medicina: 60 giorni di tempo per il ricorso al Tar

Gli studenti che hanno notato infrazioni durante la prova possono cominciare a fare ricorso al Tar: dal giorno della prova si hanno 60 giorni. Irregolarità registrate anche nella notte precedente il test.

Irregolarità nel test di medicina: 60 giorni di tempo per il ricorso al Tar

Lo scorso primo ottobre sono state pubblicate le graduatorie di merito nazionale nominative del test di medicina 2019. La pubblicazione della Graduatoria Nazionale ha permesso ai numerosi candidati di prendere visione della propria posizione e della tipologia di posto ottenuto.

Il 4 ottobre è stato l’ultimo giorno per gli studenti con posto assegnato per immatricolarsi alla prima Università scelta. Gli studenti con posto prenotato per immatricolarsi possono inoltre attendere gli scorrimenti di graduatorie che cominceranno il prossimo 9 ottobre. I posti totali disponibili per il corrente anno alla facoltà di medicina sono pari a 11.559.

Intanto, sono state già segnalate numerose infrazioni durante la prova. Gli studenti che hanno riscontrato irregolarità generali sullo svolgimento della prova del test di medicina posso presentare ricorso al Tar (dal giorno della prova si hanno 60 giorni per presentare la richiesta). Le segnalazioni principali denunciate riguardano: l’uso di smartphone in aula; suggerimenti durante la prova; plichi manomessi.

Una delle segnalazioni che desta più stupore è che tra le ore 3 e le ore 5 della notte del 3 settembre, ovvero il giorno della prova, sono stati registrati picchi di ricerca online su alcune domande del test. Inoltre, è da segnalare che su un totale di 41 atenei in Italia, Consulcesi (network legale leader nella tutela dei medici e di chi aspira a diventarlo) ha registrato segnalazioni per ben 27. Milano, Napoli e Roma le città che hanno registrato più irregolarità.

Le irregolarità del test di medicina sono state l’oggetto del servizio della iena palermitana Fabio Agnello, nella puntata de Le Iene di ieri sera, giovedì 3 ottobre. Il servizio proposto da Fabio Agnello ha messo in evidenza come con l’utilizzo di apparecchiature elettroniche (un semplice auricolare) sia possibile essere aiutati durante il test di medicina, ottenendo le soluzioni da fuori. Inoltre, sono state mostrate le parole più ricercate sul motore di ricerca Google durante la notte del 3 settembre, data di svolgimento del test. Infine, al termine del servizio, Agnello ha chiesto spiegazioni al neo ministro dell’Istruzione Fioramonti.

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