La Link Campus University è una prestigiosa e innovativa Università privata di livello internazionale che propone agli studenti corsi di studio all’avanguardia, con un’organizzazione che mira a favorire la massima mobilità di docenti e studenti.
Questo risultato è ottenuto grazie a specifici accordi e convenzioni che l’istituto sigla, di volta in volta, con numerosi e diversi atenei stranieri. Fra i vari progetti di questo tipo, l’ateneo sta portando avanti LIBYA UP, un’interessante iniziativa e opportunità per l’imprenditorialità, soprattutto giovanile.
Cos’è il progetto europeo LIBYA UP
“LIBYA UP, Labs of Innovation and Business for Young Actors of start UP”, è un progetto di Capacity Building indirizzato al settore dell’alta formazione. L’iniziativa è finanziata dal programma europeo Erasmus + ed è portata avanti dalla Link Campus University (LCU). Il coordinamento del progetto è stato affidato al project manager Raffaele Longo (ricercatore dell’Università Link Campus University), la visione è a cura della designer Valentina Caferri, mentre la guida scientifica è stata assegnata all’innovatore aziendale Dario Carrera. Collaborano al progetto ben dieci università della Libia e due partner europei.
L’obiettivo di questo innovativo progetto è la creazione, in Libia, di un avanzato modello nazionale di gestione accademica. Il tutto entro tre anni dalla data di avvio e tramite l’istituzione di Uffici di Trasferimento Tecnologico che saranno presenti in ognuna delle università partner. Il progetto LIBYA UP potrà creare dei legami virtuosi tra il settore relativo alla ricerca scientifica e il mercato del lavoro locale. Tale tipologia di approccio mira a generare uno sviluppo e una diversificazione dell’imprenditorialità, specialmente giovanile. Questo si dovrebbe tradurre in un aumento dei numeri in riferimento all’occupazione.
Per raggiungere questo valido e ambizioso obiettivo è importante realizzare delle analisi qualitative e quantitative, delle continue sedute di formazione sia teorica che pratica con la presenza di esperti di livello internazionale e gli stakeholder locali. Inoltre, è fondamentale che alle università libiche coinvolte (tra l’altro le migliori e più prestigiose del Paese) vengano fornite le strumentazioni e le attrezzature tecniche indispensabili per sistemare e far partire le prime postazioni lavorative.
Gli incontri tra i partner, avvenuti online a causa dell’emergenza Covid-19, hanno permesso di sviluppare una strategia condivisa che contiene le misure organizzative e finanziarie utili per il proseguimento del progetto e si è discusso anche delle azioni che servono a limitare gli effetti della crisi geopolitica libica e l’emergenza sanitaria mondiale.
In definitiva, questo progetto rappresenta il futuro dell’innovazione e della ricerca nazionale in Libia.
L’importanza del trasferimento tecnologico
Nel mondo accademico libico, gli uffici di trasferimento tecnologico rappresentano una importantissima apertura verso il mercato dell’imprenditoria e del lavoro, tramite la quale mostrare ricerche ed idee. Inoltre, è possibile favorire la creatività, dare valore al dialogo sociale e avviare i più giovani verso il mondo del lavoro.
Ma cos’è e come funziona il trasferimento tecnologico? Se ne sente parlare spesso nel settore della ricerca scientifica e negli ambiti industriali che sono aperti all’innovazione tecnologica. Nel trasferimento tecnologico sono incluse tutta quella serie di attività che stanno alla base del transito di una serie di elementi (come conoscenza, tecnologia, competenze, processi e campioni di produzione, servizi) dal settore della ricerca scientifica all’ambito del mercato.
Questo processo nasce dalla collaborazione tra il mondo delle università e quello industriale. Il principale fine è quello di rendere accessibile la tecnologia a tutte le persone. Il trasferimento tecnologico prevede quindi un punto di partenza, che possiamo identificare nella ricerca, e un punto finale di destinazione, in questo caso il mercato. Nel mezzo di questo percorso possiamo individuare una lunga serie di punti intermedi, che possiamo chiamare filiera e che vede come protagonisti diversi interpreti.
Perché scegliere la Link Campus University
Come abbiamo visto, la Link Campus University è attiva in importanti progetti internazionali, come LIBYA UP, e si impegna per offrire innovazione ai propri studenti. Conferma di questa affermazione è l’offerta formativa dell’università che è contraddistinta dalla presenza di corsi di laurea molto innovativi sia in lingua italiana che in lingua inglese. Inoltre, i corsi proposti sono sempre connessi con le nuove competenze e professionalità richieste nel mondo del lavoro.
L’offerta formativa è molto ampia e include diverse aree di studio, come:
- materie giuridiche
- cybersecurity
- politica internazionale
- management aziendale
- scienze economiche e della difesa e sicurezza
- tecnologia blockchain e delle criptovalute
- management sportivo
- industria creativa del gaming e della moda
Un altro punto di forza dell’università è la presenza di docenti di altissimo profilo e di livello internazionale. Vediamo quali sono, in definitiva, i vantaggi per chi sceglie Link Campus University:
- Corsi di studio innovativi, che permettono di sviluppare competenze utili per inserirsi da professionisti nel mondo del lavoro. Inoltre, oltre alla tradizionale didattica, l’università prevede seminari e laboratori che spingono gli studenti a mettersi alla prova con case study reali;
- Internazionalizzazione, grazie alle collaborazioni con le migliori università di livello internazionale. Questo permette agli studenti di affrontare l’interessante e formativa esperienza di semestri di studio all’estero e di stage lavorativi presso importanti istituzioni, studi professionali, centri di ricerca, etc.;
- Insegnanti di alto profilo. Oltre al corpo docente stabile, Link Campus University ospita frequentemente Visiting Professors che arrivano da altri prestigiosi atenei, centri di ricerca, studi professionali specializzati sia italiani che stranieri;
- Formula di studio full immersion che permette di seguire le lezioni anche dalla propria città di residenza senza essere obbligati a trasferirsi continuamente. Sono previste infatti sei settimane all’anno di frequenza in streaming o in presenza (nella sede di Roma) e tre settimane al mese nella propria città con la possibilità di essere seguiti da un tutor personale.