Il Treno della Memoria riparte con a bordo oltre 600 studenti

È partito domenica 20 gennaio dalla stazione Santa Maria Novella di Firenze l'undicesimo Treno della Memoria, con a bordo più di 600 studenti, tra i quali anche studenti universitari.

Il Treno della Memoria riparte con a bordo oltre 600 studenti

Domenica 20 gennaio è partito dalla stazione di Firenze Santa Maria Novella il Treno della Memoria, progetto promosso dalla Regione Toscana e ormai volto alla sua undicesima edizione. È stato proprio il presidente della Regione Enrico Rossi a salutare gli alunni poco prima della partenza rammentando loro l’importanza di questa attività.

A bordo del Treno della Memoria sono presenti 555 studenti delle scuole superiori, studenti del quarto e quinto anno, selezionati attraverso corsi di formazione tenenuti all’interno di ogni istituto della regione Toscana. Il progetto è finanziato in larga parte da quest’ultima. Accanto ai più giovani sono anche presenti 60 studenti universitari, i quali viaggiano grazie al contributo dell’ Azienda regionale per il diritto allo studio.

Per comprendere appieno la drammaticità di questo evento, sono presenti a bordo anche i testimoni Andra e Tatiana Bucci, sorelle scampate agli orrori di Birkenau, e Silva Rusich, figlia del deportato politico Sergio Rusich, insieme ai rappresentanti delle associazioni, tra cui le comunità ebraiche di Firenze e Pisa, le associazioni rom e sinti, Aned, Anei, Anpi e Arcigay.

Gli studenti partecipanti a questa attività arriverrano ad Auschwitz dopo ben 19 ore di viaggio, durante le quali potranno partecipare a numerose attività e workshop presenti sul treno ed inoltre potranno assistere ai racconti ed alle testimonianze di coloro che hanno vissuto sulla propria pelle questa immane tragedia. Al terzo giorno di viaggio è previsto l’incontro “Europa e Memoria“, con alcuni studenti polacchi presso l’Università di Cracovia, attraverso il quale sarà possibile rivolgere ulteriori domande ai superstiti.

Le finalità per le quali la Regione Toscana continua a promuovere tale attività, la quale ha preso avvio nel 2002, sono da ricercare nella volontà di non dimenticare e di capire, di ascoltare i racconti dei sopravvissuti e vedere di persona gli orrori di quello che è stato lo sterminio nazista; degli ebrei, ma non solo, perché tante erano le presunte persone “diverse” e “pericolose” invise al Terzo Reich.

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