Il ricordo del Prof. Basilio Ioppolo: "Ci proteggeva senza metterci in difficoltà dandoci speranza"

Il Professore Basilio Ioppolo che ha lasciato i suoi studenti a causa di una malattia, è stato ricordato, a distanza di alcuni mesi, con un'aula a lui dedicata e parole di grande affetto da parte della sua classe.

Il ricordo del Prof. Basilio Ioppolo: "Ci proteggeva senza metterci in difficoltà dandoci speranza"

Ci sono persone che si ricordano, con il tempo, per la loro umanità e anche per ciò che hanno saputo dare. È proprio il caso di Basilio Ioppolo, un professore di Lettere del liceo Beccaria di Milano che ha perso la vita la scorsa estate. A distanza di alcuni mesi, i suoi studenti lo ricordano con affetto e amore. L’istituto gli ha anche dedicato un’aula per commemorarlo. 

Non appena entrava in classe, oltre a spiegare i verbi greci, chiedeva ai suoi studenti come andasse la vita parlando anche dei sorteggi di Champions League. Un insegnante, una persona che lascia un grande vuoto. Dieci anni fa aveva lasciato la sua terra natìa, la Sicilia appunto, per andare a Milano a insegnare dove ha lasciato un’impronta importante. 

A ricordare la sua figura e il segno che ha lasciato, ci hanno pensato tutti i suoi studenti che, al Corriere della Sera, lo omaggiano per la “sua umanità e la sua leggerezza nel trasmettere l’amore per lo studio, ma anche la gioia per il vivere insieme”. Il liceo Beccaria ha intitolato un’aula a lui dedicata dal nome Locus Amoenaus, ovvero luogo felice. Un luogo dove gli studenti del liceo Beccaria possono studiare, rilassarsi e ritrovarsi aperta ogni giorno fino alle 17.

L’aula a lui dedicata è stata realizzata grazie ai fondi derivati dalla vittoria di un concorso, dagli studenti della sezione A, ma anche dai colleghi. Gli studenti lo ricordano come un insegnante pronto a farsi in quattro per loro per non metterli in difficoltà evitando di sovraccaricarli di compiti e di verifiche negli stessi giorni. 

Un insegnante dalla parte dei giovani che provava a capirli andando loro incontro, anche con una battuta. Li ha sempre protetti dando loro speranza “anche nel momento in cui non ha più potuto esserci fisicamente, dall’ospedale ha sempre vegliato su di noi, mostrandoci il nostro peso nel suo cuore“. 

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