Tra le misure introdotte dal decreto legge 172 in tema di “contenimento dell’epidemia da covid-19 e svolgimento in sicurezza delle attivita’ economiche e sociali“, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 26 novembre scorso, c’è l’obbligo di green pass per poter usufruire dei mezzi pubblici regionali e locali: da lunedì 6 dicembre, infatti, per poter viaggiare su treni, autobus, tram e metropolitane occorrerà dimostrare di esser stati vaccinati contro il covid-19 o di esser guariti dall’infezione o di essere negativi al tampone.
Non servirà, quindi, essere in possesso del neonato super green pass, ma del green pass base, ottenibile anche a seguito di risultato negativo di un tampone, sia esso un molecolare valido 72 ore o un antigenico valido 48 ore. La platea dei destinatari di questa nuova misura è ampia, in quanto coinvolge tutti gli utenti che hanno superato il 12esimo anno di età, compresi quindi anche gli studenti delle scuole secondarie di primo grado e di secondo grado, ovvero scuole medie e superiori.
Si tratta di un “obbligo sorrettizio”, sostiene Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Anief che tutela insegnanti e formatori, “che coinvolge anche poco più che bambini e ragazzi nell’effettuazione coatta del tampone o del vaccino anti Covid, la dice lunga sulla legittimità del provvedimento“, aggiunge.
La disposizione si applicherà fino al 15 gennaio del prossimo anno, anche in zona bianca. Un tema molto discusso e che ha sollevato numerose perplessità è quello dei controlli sui mezzi di trasporto; tema sul quale è intervenuta una circolare chiarificativa del Ministero degli Interni inviata dal Viminale ai Prefetti.
Secondo le linee guide contenute nella circolare, alle fermate degli autobus e all’ingresso delle stazioni ferroviarie e della metropolitana i controlli saranno effettuati dalle forze dell’ordine, principalmente polizia e carabinieri con il supporto dei vigili urbani, mentre a bordo dei mezzi pubblici il controllo dovrà essere affidato a una figura designata dalle aziende di trasporto, in ogni caso senza pregiudicare la “fluidità del servizio” nè causare assembramenti e problemi di ordine pubblico.
I passeggeri sprovvisti del certificato verde che siano saliti sul mezzo di trasporto saranno sanzionabili con multe da 400 a 1000 euro.