Senz’altro la realtà multietnica dell’Italia non è nascosta a nessuno: ma qual è la situazione nelle nostre scuole?
In media il 10% degli studenti arriva da un altro Paese ma questa indicazione varia a seconda delle regioni fino a raggiungere un picco del 25% in Lombardia. L’Italia è divisa in due: mentre il Nord sembra più “accogliente” verso gli stranieri nelle scuole, al Sud in alcune regioni, come Sicilia e in Sardegna, questa percentuale non supera il 3%.
Se si guarda poi al loro rendimento scolastico le notizie sono confortanti: gli alunni stranieri con risultati scolastici insufficienti stanno diminuendo infatti dal 40,7% del 2010/11 si arriva al 34,4% nel 2014/15. Tuttavia, riguardo all’essere promossi o bocciati il divario tra italiani e stranieri resta elevato: gli alunni ripetenti sono soprattutto quelli nei primi anni di corso, soprattutto nel Meridione e nelle Isole sia per gli stranieri sia per gli italiani.
Per quanto riguarda la scelta del tipo di scuola secondaria di secondo grado è possibile notare un’ inclinazione verso istituti tecnici o professionali: in media: il 36,9% degli studenti stranieri frequenta un istituto professionale e il 38,5% un istituto tecnico.In alcune province della Lombardia e dell’Emilia-Romagna oltre la metà di loro effettua questa scelta. Più che riflettere la provenienza geografica degli studenti, questo dato riflette la stratificazione sociale e così come quelli italiani anche i giovani stranieri che ambiscono a trovare un lavoro il più rapidamente possibile senza proseguire ulteriormente gli studi si indirizzano verso una scelta di questo tipo.
Un aspetto molto interessante riguarda il rapporto con il luogo di nascita degli stranieri: in generale coloro che sono nati ancora all’estero si dirigono verso percorsi più professionali ( soprattutto nell'”area servizi”) mentre coloro che sono già nati in Italia, le cosiddette “seconde generazioni” scelgono tendenzialmente istituti tecnici e licei (soprattutto scientifici).
Insomma gli stranieri “italiani” fin dalla nascita rappresentano una speranza verso un aumento sempre maggiore del loro livello di istruzione nel nostro Paese.