Durante una convention di Firenze su Expo 2015 il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini ha dichiarato: “Due milioni di studenti complessivamente visiteranno Expo. Il ministro ha tenuto a ribadire che si è lavorato su questo fronte, affinché possano arrivare con un progetto specifico”.
Nel corso dell’evento il ministro ha precisato che sono 62 i paesi coinvolti per tutto quello che riguarda il mondo della scuola. Solo un milione e trecentomila dovrebbero essere gli studenti che dall’Italia attraverso il Miur, e a questi ovviamente si sommano tutte quelle persone che arriveranno spontaneamente in visita all’Expo.
Il ministro ha spiegato che la scuola italiana è stato il principale laboratorio dell’Expo, su cui l’evento internazionale ha fondato i presupposti di base. Giannini ha ricordato che i ragazzi hanno risposto in gran numero a tutti i bandi attivati dal Ministero e sono stati avviati 736 progetti, in media quattro al giorno, nel Padiglione Italia. Il ministro ha ribadito che quello che avverrà sarà straordinario, in quanto ci sarà un contatto continuo con altri mondi: tra questi 5000 studenti parteciperanno alla finale dei giochi degli studenti a Torino e poi si recheranno a visitare l’Expo. Dunque un movimento eccezionale che è stato attivato e che darà risultati fenomenali.
E per finire il discorso il ministro Giannini ha concluso: “Colpisce vedere come i ragazzi hanno cliccato le molte parole chiave che avevamo messo sul sito per stimolare la loro reazione, una particolare che è ”incontro” e che è forse la chiave di lettura da parte loro del senso di questa manifestazione”.
I giovani che sono stati selezionati per partecipare a Expo 2015 lavoreranno sul concetto fondamentale della «sostenibilità possibile» per l’alimentazione nel mondo, in quanto non è più accettabile che si tollerino le diseguaglianze che vedono la fame come protagonista.
Le parole del ministro, che ha dichiarato come l’Expo sia una occasione straordinaria per mettere tutti in contatto con la comunità internazionale degli studenti, risuonano credibili e terribilmente importanti. In effetti, come ha detto il ministro, ci sono responsabilità che questa generazione vuole condividere a livello mondiale, e non si tirerà certo indietro per cercare di apportare soluzioni e migliorie al mondo attuale, con interventi radicali.