Esercizio sul libro di seconda elementare: "Mamma stira e papà lavora”. Scoppia la polemica e la rivolta sul web

La mamma di un bambino di una seconda elementare ha notato che un esercizio di grammatica proponeva frasi che non approvava e condivideva. Lo ha pubblicato sul web; commenti e polemiche non si sono fatte attendere.

Esercizio sul libro di seconda elementare: "Mamma stira e papà lavora”. Scoppia la polemica e la rivolta sul web

La mamma di un bambino di una seconda elementare ha deciso di postare sul suo profilo facebook la foto di una pagina del libro di grammatica del figlio. Nell’esercizio, si chiedeva al bambino di cancellare il verbo errato tar quelle indicate per l’associazione nome-verbo. La foto che ha fatto il giro del web ha ricevuto tantissimi commenti ed è diventata virale. I commenti e le polemiche non si sono fatte attendere. 

Non è però la prima volta che un’attività scolastica finisce per creare polemiche. Qualche tempo fa, infatti, nel mirino delle critiche, era finito il testo di una canzoncina. Qui, una strofa faceva cantare “La mamma lava, stira, cucina mentre canticchia una canzoncina. Il babbo invece gioca a pallone, fuma la pipa con il nonno Gastone”.

Le polemiche e le considerazioni del web

 L’esercizio della polemica si trova nel libro Nuvola, edito dalla casa editrice La Spiga. Nella pagina, al bambino, è chiesto di cancellare il verbo non pertinente al soggetto a cui si riferisce. Tra le frasi proposte, una riguardava la mamma e l’altra il papà. La parola mamma era associata a “cucina, stira o tramonta”; il papà, invece, a “legge, lavora o gracida”. 

L’immagine del libro pubblicata ha immediatamente creato polemiche, e sconcertato chi è a favore dell’uguaglianza tra sessi, considerandolo sessista e un ritorno al passato. Per molti, infatti, l’esercizio tende a sminuire il ruolo della mamma e delle donne e a esaltare il ruolo dell’uomo e del papà. Altri, invece, hanno preso l’esercizio in modo spiritoso e hanno immaginato una mamma che tramonta e un padre che gracida. 

La casa editrice, dispiaciuta per questa reazione, ha dichiarato che il caso era stato già segnalato e che stanno provvedendo a modificare, per la prossima edizione, l’esercizio. Poi aggiunge che l’obiettivo dell’esercizio non era creare una differenza tra sessi ma far comprendere la relazione soggetto-verbo.

Continua a leggere su Fidelity News