Educazione motoria alla scuola primaria. Presentato il progetto alla Camera

Due ore di educazione motoria alla primaria dal prossimo settembre: il progetto arriva in Parlamento e trova già tantissimi consensi, piace ai bambini ed anche ai genitori.

Educazione motoria alla scuola primaria. Presentato il progetto alla Camera

L’introduzione dell’attività motoria nella scuola primaria riscontra molti consensi, piace agli studenti ma anche ai genitori. Infatti, la rivalutazione dell’importanza dell’educazione fisica già dalla primaria è data dalla possibilità di contrastare obesità e sedentarietà, oltre che potrebbe essere davvero un toccasana anche contro l’eccessiva esposizione ai media digitali.

Lo scorso 26 settembre 2018 è giunta in Commissione Cultura della Camera la discussione sulla proposta di legge dell’on. Marco Marin (del partito Forza Italia), secondo il quale sarebbe opportuno far tornare i bambini in movimento nei cortili delle scuole, oltre che promuovere maggiori investimenti in palestre scolastiche. Vediamo cos’altro prevede il progetto proposto dall’On. Marco Marin.

Progetto educazione motoria alla primaria

Nella proposta del progetto si evince la volontà di far sì che le scuole primarie diventino luoghi di movimento in modo da aiutare nella crescita, nell’apprendimento e nel benessere sia psichico che fisico. Infatti, come dimostrato da tante ricerche scientifiche, l’attività motoria potenzia a dismisura l’apprendimento ed apporta al cervello stimoli coinvolgenti. Garantisce inoltre una maggiore interazione sociale.

E’ utile informare che nel progetto di legge, si prevede che l’insegnante di educazione motoria assuma lo stesso stato giuridico ed economico di quello degli altri docenti della primaria. Pertanto, tale docente di educazione motoria dovrebbe lavorare 22 ore settimanali, a cui aggiungere due ore di programmazione (nel disegno di legge le ore destinate all’attività motoria dovrebbero essere due ore settimanali e per gli alunni disabili l’insegnante di educazione motoria dovrà essere supportato dal docente di sostegno) ed avere lo stesso stipendio dei altri insegnanti della primaria. Per accedere all’immissione in ruolo sarà necessario superare un concorso.

Per quanto riguarda i costi, servirebbero circa 11.000 insegnanti specializzati per quasi 130.000 classi di primaria; dunque l’impegno economico, per lo Stato, sarebbe di almeno 250 milioni di euro, un costo decisamente non irrisorio. A meno che i nuovi docenti specializzati non vadano a sostituire gli attuali maestri che si occupano dell’attività motoria pur non avendo competenze specifiche.

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