“D’Annunzio poeta water”: ecco la lista dei più grossi strafalcioni degli ultimi esami di maturità

Più che di errori, il sito skuola.net ha voluto raccogliere gli orrori più clamorosi ed esilaranti degli ultimi esami di maturità. Il più sensazionale è senza dubbio quello relativo a D’Annunzio, definito un poeta “water” anziché vate.

“D’Annunzio poeta water”: ecco la lista dei più grossi strafalcioni degli ultimi esami di maturità

Come ogni maturità che si deve, anche l’ultima è stata contraddistinta da una serie di strafalcioni storici. Solo a sentirli verrebbe da ridere a chiunque, salvo poi venire assaliti dalla desolazione più totale, anche perché alla fine di un percorso di studi, ci si immagina che le conoscenze dei maturandi debbano essere ben altre.

A mettere nero su bianco gli orrori indimenticabili di questa tornata di esami è stato il sito Skuola.net, lanciando il tradizionale sondaggio che ha coinvolto 6mila studenti. Tra i più esilaranti strafalcioni commessi davanti alla commissione esaminatrice, troviamo quelli riguardanti la letteratura, un tema sul quale gli studenti non risparmiano delle definizioni che lascerebbero chiunque di stucco.

La cantonata più grande anche quest’anno ha stranamente per oggetto Gabriele D’Annunzio. Se nel 2018 lo scrittore era stato definito un “estetista“, quest’anno il patriota anziché essere ricordato come “poeta vate”, è stato degradato al più umiliante “poeta water“.

Se D’Annunzio si sarà rivoltato nella tomba, anche Dante non potrà certo riposare in pace. Per uno studente avrebbe infatti scritto il “10 agosto” di Pascoli, mentre per un altro sarebbe stato un celebre poeta ebreo. Si scopre inoltre che il “Guernica” non sarebbe stato dipinto da Pablo Picasso, ma da Pablo Escobar, il più celebre tra i trafficanti di droga a livello internazionale, fondatore del Cartello di Medellin.

Tra le tante castronerie, c’è anche chi è convinto che la Terza Guerra Mondiale sia scoppiata in India, e che la Guerra Fredda sia stata combattuta senza sentimento nella gelida Siberia. Persino il celebre romanzo 1984 di George Orwell non avrebbe visto come protagonista Winston Smith, ma il più hollywoodiano Will Smith. Anche Giuseppe Garibaldi non poteva certo essere risparmiato: l’Eroe dei due Mondi, artefice dell’unificazione nazionale, sarebbe vissuto nel 1300, ben 500 anni prima di quanto riportato su tutti i libri di storia.

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