Concorso ordinario insegnanti: le date

Il ministero dell'istruzione italiano ha reso note le date in cui si svolgeranno le prove del concorso ordinario per insegnanti delle scuole secondarie di I (medie) e di II grado (superiori)

Concorso ordinario insegnanti: le date

L’attesa è finita. Gli aspiranti insegnanti italiani che attendevano da tempo le date per il concorso ordinario utile per l’immissione in ruolo nelle scuole secondarie pubbliche hanno finalmente una certezza. Le prove del concorso si svolgeranno dal 14 marzo al 13 aprile e riguarderanno 68 classi di concorso su 129.

L’iscrizione al concorso era scaduta il 31 luglio 2020, ma il ministero dell’Istruzione ha atteso fino a oggi, 23 febbraio 2022, per la promulgazione delle date a causa della pandemia di covid-19. La selezione si annuncia particolarmente agguerrita: 430 mila aspiranti docenti sono iscritti e concorreranno per 33 mila posti.

Le prove del concorso sono costituite da due prove. Uno scritto con domande a risposta multipla con cui la commissione d’esame accerterà le competenze tecniche nelle discipline della classe di concorso per la quale il candidato compete. La valutazione sarà in centesimi e la prova sarà superata con un punteggio minimo di 70. Nello scritto gli aspiranti docenti dovranno rispondere anche a domande che attestano conoscenze adeguate in informatica e in lingua inglese. La sede delle prove sarà nella regione in cui l’aspirante docente ha presentato la domanda di iscrizione al concorso. La sede dello svolgimento della prova scritta sarà comunicata ai candidati quindici giorni prima della data di svolgimento.

Se la prova risulterà superata, il candidato sarà chiamato a sostenere una prova orale, il cui punteggio, sommato a quello dello scritto e a quello dei titoli, costituirà il voto finale. A questo punto il neo-insegnante verrà inserito nelle graduatorie dei vincitori e aspetterà la chiamata per la presa di servizio.

Secondo il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, questo concorso consentirà di stabilizzare molti precari che lavorano nella scuola da anni. Inoltre, nelle intenzioni del dicastero, tale procedura sarà seguita dall’indizione di altri concorsi a cadenza regolare che verrano banditi nei prossimi anni. Infatti, stando ai dati del ministero, l’età mediana degli insegnanti in Italia è tra le più alte d’Europa; pertanto concorsi periodici si rendono necessari per sostituire i docenti che andranno in pensione nel corso degli anni.

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