Abruzzo, affitti universitari cresciuti di oltre il 15% e le case sono di una scarsa qualità

Questo ha portato a un aumento dei costi dell'energia elettrica e del gas, il che ha comportato un impatto significativo sulle finanze delle famiglie italiane, in particolare in questa fase di crisi economica globale.

Abruzzo, affitti universitari cresciuti di oltre il 15% e le case sono di una scarsa qualità

Il caro affitti per gli studenti universitari rappresenta un tema di grande preoccupazione in Abruzzo, dove si è registrato un aumento fino al 15% dei canoni richiesti per affittare una casa. Le sigle sindacali delle Cgil, Sunia Abruzzo-Molise e coordinamento regionale Udu 360 gradi denunciano la scarsa qualità degli alloggi, con problemi di umidità, scarso isolamento energetico e vetustà.

Le città più costose per gli studenti sono L’Aquila, dove le tariffe vanno dai 180 ai 400 euro, e Chieti, con prezzi tra i 190 e i 280 euro. Pescara offre tariffe più accessibili, da 170 a 250 euro, mentre a Teramo la spesa media per una camera singola è di 200 euro. Inoltre, la situazione è aggravata dalla scarsità di posti letto nelle residenze universitarie, con la costruzione di nuove strutture prevista solo a Teramo, mentre gli altri tre capoluoghi di provincia hanno già a disposizione un numero limitato di posti letto.

Cgil, Sunia e Udu 360 gradi chiedono l’implementazione di fondi a favore dei Comuni per cofinanziare l’acquisto e la ristrutturazione di alloggi di aziende pubbliche e private fallite e dai beni confiscati alla mafia. Inoltre, le sigle sindacali chiedono una nuova politica a livello regionale e nazionale per garantire il diritto allo studio, comprensiva di forme di sostegno abitativo per gli studenti fuori sede.

L’obiettivo è quello di ridurre la domanda di alloggi, determinando così una riduzione dei prezzi applicati, e di creare un welfare che si misuri con il mutato assetto sociale ed economico delle città, affrontando le nuove povertà e le nuove disuguaglianze. 

La richiesta avanzata dalle organizzazioni sindacali riguarda quindi la necessità di un intervento politico concreto, volte a contenere i costi dell’energia e ad agevolare il sostegno alle famiglie che stanno affrontando difficoltà economiche a causa della pandemia. Inoltre, la richiesta si estende anche alla necessità di investire maggiori risorse nella ricerca e nello sviluppo delle energie rinnovabili, in modo da poter ridurre la dipendenza dall’estero e garantire una maggiore sostenibilità energetica per il Paese.

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