Dopo la presentazione, ad Ottobre, del maxi aggiornamento per Windows 10 noto come “Fall Creators Update”, e la conseguente nascita della Mixed Reality, si è assistito ad un ritorno d’interesse per gli occhiali ed i visori smart.
Diverse aziende, grossi calibri del settore, sono intente ad annunciare le loro novità. Tra queste, nelle scorse ore, vi sono state sia HP che il noto chipmaker Intel.
Il visore HP Professional Edition
HP, dopo un lavoro di progettazioni durato (in silenzio) per mesi, ha comunicato l’imminente arrivo, in quel di Marzo, a 449 dollari, del suo nuovo visore per la realtà aumentata, votato all’uso professional. Nello specifico, si tratta di un visore che – grazie alla presenza di cuscinetti ora più facilmente pulibili e sostituibili, ed alla facoltà di calarsi ed uscire rapidamente dalla modalità immersiva – si rivela particolarmente adatto a chi è impegnato in lunghe progettazioni di render 3D.
In ambito tecnico, il visore Professional Edition di HP dispone – per ogni occhio – di 2 piccoli display LCD da 2.89 pollici, con risoluzione da 1440 x 1440 pixel, capaci di evitare disagi grazie ad una frequenza di refresh pari a 90 Hz, ed a un campo visivo che, grazie alla tecnologia “Windows Mixed Reality Ultra”, arriva sino a 100 gradi. I movimenti dell’utente vengono rilevati grazie alle telecamere frontali ed ai sensori di cui questo visore è dotato, senza la necessità di tracker esterni, mentre i movimenti senza vincoli nell’ambiente simulato e le interazioni con gli oggetti virtuali sono agevolati dai 2 controller a 6 gradi di libertà (6DoF) compresi nel bundle di vendita.
Gli smart glass Intel Vaunt
Anche Intel, invero, si è cimentata nella creazione di qualcosa di smart da posizionare davanti agli occhi. Nel suo caso, come confermato dal portale The Verge, si tratta di un paio di occhiali smart – denominati “Vaunt” – privi di schermo tradizionale e di fotocamera, capaci di integrare in una struttura di 50 grammi (con montatura dagli stili e dalle colorazioni personalizzabile), oltre a delle consuete lenti graduate, anche una bussola, un giroscopio, ed un modulo Bluetooth: il tutto, secondo le prime dimostrazioni effettuate, funziona grazie ad un mini laser che proietta direttamente sulla retina, grazie al fenomeno della visione periferica, immagini con risoluzione 400 x 150 pixel, in modo che sia possibile guardare ciò che vi è nell’ambiente reale senza perdersi le eventuali notifiche ricevute.
Ad oggi, infatti, gli occhiali smart Vaunt di Intel sono capaci di funzionare come gli attuali smartwatch e consentiranno di mantenere le mani libere nel mentre si fruiscono, via app Android e iOS, le normali notifiche dai relativi smartphone ma, in futuro, grazie a piccoli microfoni, permetteranno di interagire con gli assistenti virtuali Alexa e Siri (o Cortana), di essere indossati alla guida per avere le indicazioni del percorso, di visionare in tempo reale le informazioni del contatto col quale si è a telefono (appuntamenti, anagrafica, etc), e di poter consultare in tempo reale le recensioni TripAdvisor del ristorante nel quale si sta pensando di entrare in un dato momento (e che si sta guardando, ovviamente).
Entro fine anno, proprio per favorire lo sviluppo di Vault, verrà inaugurato un programma pilota che, attraverso la distribuzione di kit di sviluppo, cercherà di coinvolgere la community dei programmatori nella realizzazione di servizi ad hoc, e di app che possano girare nativamente su questi occhiali.