Secondo calendario, Panasonic ha annunciato, nelle scorse ore, un nuovo portatile corazzato, il Panasonic Toughbook 40, destinato all’industria della difesa, automobilistica e agricola, ove il terminale, anche in ragione del suo approccio modulare, può essere molto utile.
Animato da Windows 11, il notebook Panasonic Toughbook 40 ha un telaio impermeabile IP66, capace di resistere a 26 cadute da 180 cm, a urti, shock vari (umidità, termici, vibrazione, di calore) come da superamento dei test militari MIL-STD-810H e MIL-STD-461G. Spalancato, rivela un pannello LCD touch da 14 pollici risoluto in FullHD, capace di distinguere, per passare alla modalità ad hoc, il tocco di una penna, di un guanto, di un dito, o della pelle bagnata.
In cima al pannello visuale monta una webcam da 5 megapixel con infrarossi, array quad microfonico beneficiato dalla riduzione del rumore ambientale, e accompagnamento di due speaker stereo migliorati con la funzione Waves MaxxAudio.
In tema di porte e connettività, il Toughbook 40 di Panasonic comprende il Wi-fi 6, il Bluetooth 5.1, connettori USB Type-A da 10 Gb/s e USB Type-C con il Thunderbolt (40 Gb/s). Arriveranno, verso l’estate, anche le opzioni per il 4 e 5G e la eSIM. Grazie a 4 aree di espansione, è possibile montare lettori di impronte digitali e di smart card per incentivare la sicurezza (è comunque sempre presente una Stealth Mode che, interrompe le trasmissioni elettroniche e la luce della tastiera retroilluminata a un solo tocco), ma anche unità per SSD aggiuntivi, Blu-ray, DVD, e porte come VGA, USB 3.2 Gen1 Type-A e True Serial.
Ai timoni di comando, il Panasonic Toughbook 40 colloca processori Intel di 11a gen, a scelta tra un i5-1145G7 o un i7-1185G7, con RAM DDR da 3200 MHz dimensionata a 16 o 32 GB e uno storage a stato solido nei tagli da 512 GB, 1 o 2 TB, a meno che, optando per le soluzioni dotate di crittografia hardware, non si opti per SSD OPAL o FIPS fino a 2 TB massimi. La batteria, caricabile in 3 ore, offre sino a 18 ore di autonomia, che possono raddoppiare aggiungendoci una batteria supplementare.