Il panorama tech internazionale continua a mostrare un dinamismo impressionante, con Apple, Google e Samsung protagoniste di novità che spaziano dal mondo dei visori e dei tablet pieghevoli alla domotica e alla fotografia mobile avanzata. Apple affronta sfide legali e logistiche, come nel contenzioso con Epic e nel rinvio del primo iPad pieghevole al 2029, mentre arricchisce il Vision Pro con il chip M5 e la Dual Knit Band per migliorare comfort e prestazioni. Google punta a semplificare l’esperienza utente con l’app Home e Messaggi, introducendo interfacce più intuitive e funzioni smart per il Pixel, come un Always-On Display adattivo e rispettoso della batteria. Samsung, invece, rilancia la fotografia 3D sugli smartphone Galaxy e gestisce le difficoltà legate alla produzione del nuovo Exynos 2600, con possibili ritardi nel lancio dei Galaxy S26. Tra ottimizzazione hardware, soluzioni software avanzate e strategie di mercato, le tre aziende dimostrano come l’innovazione non riguardi solo nuovi prodotti, ma anche la capacità di migliorare l’esperienza d’uso, adattarsi alle esigenze dei clienti e affrontare le sfide industriali in modo proattivo.
Mondo Apple
Apple ottiene apertura dalla Corte d’Appello nel contenzioso con Epic
Durante l’udienza d’appello del caso Epic contro Apple, la Corte del Nono Circuito ha mostrato una certa apertura verso le argomentazioni dell’azienda di Cupertino, sollevando dubbi sulla regola che le impedisce di riscuotere qualsiasi commissione sulle transazioni al di fuori dell’App Store. I giudici hanno definito la misura della “commissione zero” come una penalizzazione significativa e hanno chiesto ad Apple di spiegare come potrebbe calcolare una commissione ragionevole, riconoscendo la complessità dell’ecosistema iOS. L’avvocato di Apple ha sottolineato che la società offre agli sviluppatori strumenti di sviluppo, un marketplace sicuro e accesso a milioni di utenti, giustificando così un compenso per i servizi forniti. Epic Games ha contestato l’apertura della corte, sostenendo che Apple non abbia mai proposto una commissione inferiore durante il processo originale, ma i giudici hanno evidenziato come l’ingiunzione iniziale non impedisca del tutto la riscossione di commissioni, suggerendo che negarla completamente sarebbe eccessivo, considerando le cifre in gioco. La corte si è invece mostrata più cauta sulla richiesta di Apple di limitare l’ingiunzione esclusivamente a Epic, lasciando aperta la possibilità di una nuova valutazione da parte del tribunale di primo grado. L’udienza si è conclusa senza una decisione immediata, ma la giornata ha segnato un possibile punto di svolta per Apple nella sua lunga battaglia legale, aprendo la strada a un eventuale ricalcolo delle commissioni per gli acquisti esterni all’App Store e a un ripensamento delle restrizioni economiche imposte dalla sentenza precedente.
Rinviato al 2029: l’iPad pieghevole si affida a Samsung
Il primo iPad pieghevole di Apple vedrà la luce solo nel 2029, un anno in più rispetto alle stime precedenti, a causa di sfide incontrate nello sviluppo del dispositivo da 18″ con schermo pieghevole; per la realizzazione dei pannelli, Apple si affiderà a Samsung, partner consolidato e leader nel settore dei display pieghevoli, la cui esperienza con i modelli Galaxy Z Fold e Z Flip garantisce competenza e affidabilità. Questa scelta conferma la continuità di una collaborazione di lunga data tra le due aziende, già consolidate nella fornitura di pannelli OLED per iPhone, e lascia intuire che, nonostante il rinvio, il tablet sarà un prodotto innovativo e curato, capace di unire tecnologia avanzata e qualità costruttiva, mantenendo alta l’attesa tra gli appassionati di Cupertino.
Apple Vision Pro M5: niente permuta per il modello precedente
Con il lancio del nuovo Apple Vision Pro aggiornato con chip M5, Apple ha deciso di non offrire alcuna possibilità di permuta per il modello precedente. Chi ha acquistato il visore di prima generazione, disponibile dal 2024 con chip M2, non potrà consegnarlo per ottenere uno sconto o una gift card sull’acquisto della versione aggiornata, caratterizzata da chip M5, frequenza di aggiornamento fino a 120 Hz e cinturino Dual Knit. La scelta, insolita rispetto alla prassi di Apple che normalmente incentiva le vendite con il trade-in, ha sorpreso molti utenti che avevano investito cifre elevate nel primo modello e ora si trovano di fronte alla necessità di sostenere nuovamente un esborso significativo. Nonostante le differenze tecniche tra i due modelli siano relativamente contenute, l’assenza di un programma di permuta potrebbe influire sulle vendite del nuovo visore, soprattutto in un segmento di mercato con volumi ridotti ma margini elevati. Gli analisti sottolineano come incentivi come permute o finanziamenti siano strumenti importanti per sostenere la crescita economica, e la decisione di Apple appare quindi singolare, mettendo in luce una strategia che privilegia la piena valorizzazione del nuovo prodotto rispetto al supporto ai clienti della prima ora.
Dual Knit Band: Apple migliora il comfort del Vision Pro
Apple ha finalmente affrontato uno dei principali limiti del Vision Pro con il lancio della Dual Knit Band, un cinturino da 99 dollari progettato per distribuire meglio il peso del visore e ridurre la pressione sul viso e sulla testa. A differenza delle versioni originali, che supportavano solo la parte posteriore o utilizzavano sottili cinturini in velcro, la nuova fascia offre imbottitura regolabile sia sulla parte superiore che posteriore della testa, migliorando il posizionamento dell’auricolare e l’efficacia del tracciamento oculare. La regolazione avviene tramite due quadranti simili a quelli degli orologi, consentendo un serraggio preciso e personalizzato, mentre i contrappesi metallici nella parte posteriore bilanciano il dispositivo, rendendolo percepibilmente più leggero durante l’uso. L’aggiornamento rappresenta un significativo passo avanti rispetto alle soluzioni aftermarket, come i telai rigidi Annapro o le fasce flessibili Belkin, che molti utenti erano costretti a utilizzare per lunghe sessioni. Pur non rendendo il Vision Pro comodo per un’intera giornata lavorativa, la Dual Knit Band permette finalmente di indossarlo a lungo per guardare video o lavorare, eliminando gran parte dei fastidi precedenti e offrendo un’esperienza più piacevole e stabile per gli utenti attuali, dimostrando come Apple abbia ascoltato il feedback della propria community senza modificare l’hardware originale.
Mondo Google
Google Home semplifica l’aggiunta dei dispositivi smart con una nuova interfaccia intuitiva
Google sta lavorando a un importante aggiornamento dell’app Home che renderà molto più facile collegare nuovi dispositivi all’ecosistema domestico. In futuro, gli utenti potranno cercare direttamente il prodotto da aggiungere selezionandolo per marca o modello, senza dover più utilizzare il QR code o attendere che l’app lo rilevi automaticamente. La funzione, individuata nella versione in sviluppo dell’app da Android Authority, mostrerà anche un’anteprima del dispositivo con l’immagine e le informazioni di compatibilità, inclusa la presenza dello standard Matter. La nuova sezione “Altri modi per aggiungere” offrirà quindi un percorso alternativo e guidato per chi ha meno dimestichezza con la configurazione dei prodotti smart. L’aggiornamento è ancora in fase di test, ma si inserisce in una più ampia strategia di Google volta a semplificare l’esperienza d’uso e rendere la domotica accessibile a tutti.
Google Messaggi integrerà il selettore di foto nativo di Android 16
Google sta preparando un importante aggiornamento per l’app Messaggi, che integrerà direttamente il selettore di foto nativo introdotto con Android 16. Questa novità renderà molto più immediata la condivisione di immagini e video, eliminando i passaggi extra attualmente necessari per accedere alla galleria completa, inclusi i contenuti salvati su Google Foto. Grazie alla nuova API Photo Picker, gli utenti potranno visualizzare in un’unica interfaccia sia i file locali sia quelli archiviati nel cloud, senza dover concedere autorizzazioni estese o passare da un menu all’altro. Oltre a migliorare la fluidità d’uso, l’aggiornamento punta anche sulla privacy: Google ha infatti previsto notifiche intelligenti che avviseranno in caso di contenuti sensibili, mantenendo così l’esperienza di condivisione più sicura e coerente con le linee guida di Android 16.
Google Pixel si prepara a un Always-On Display più intelligente
L’Always-On Display dei Google Pixel sta per diventare più efficiente grazie a un nuovo modo intelligente che adatta automaticamente la visualizzazione in base all’uso del dispositivo. Attualmente, la funzione resta attiva continuamente, anche quando il telefono è in tasca o rivolto verso il basso, causando un consumo inutile di batteria. La novità, scoperta nel codice della versione Canary di Android, prevede un’opzione chiamata “spegni schermo in caso di inattività”, nota internamente come “Sonnellino”, che sospende la visualizzazione quando non viene rilevata alcuna interazione recente. Integrata nel menu delle impostazioni dell’esposizione ambientale, questa funzione ridurrà il consumo energetico e offrirà un’esperienza più personalizzata, portando l’AOD dei Pixel al livello delle soluzioni intelligenti già adottate da altre aziende, come Samsung, che regola automaticamente lo schermo in base alla luminosità e ai periodi di inattività.
Mondo Samsung
Samsung riporta la fotografia 3D su Galaxy: torna la magia spaziale con Camera Assistant
Samsung ha aggiornato Camera Assistant alla versione 4.0.00.6, reintroducendo la tanto attesa funzione di acquisizione 3D che consente di realizzare immagini e video tridimensionali compatibili con il visore Galaxy XR. Questa novità, pensata per i modelli di punta come Galaxy S25, Galaxy Z Fold7 e Galaxy Z Flip7, sfrutta la potenza dei nuovi chipset per offrire scatti più realistici e profondi, restituendo una sensazione di immersione totale. Dopo anni di assenza, la funzione torna potenziata e perfettamente integrata con l’ecosistema Android XR, segnando un passo deciso di Samsung verso l’unione tra fotografia mobile e realtà mista, in un’esperienza che promette di ridefinire il modo di catturare e rivivere i momenti.
Produzione limitata del Exynos 2600 potrebbe ridurre la presenza nei Galaxy S26
La produzione del nuovo Exynos 2600 a 2 nanometri da parte di Samsung potrebbe limitare l’utilizzo del chipset nella serie Galaxy S26. Nonostante l’azienda abbia avviato la produzione e inizialmente previsto di equipaggiare tutti i modelli con la piattaforma proprietaria, fonti interne segnalano che il chip è ancora “prematuro”, con un rendimento produttivo molto basso: su circa 15.000 unità prodotte, solo il 50% risulta conforme, con possibilità che il rendimento effettivo sia addirittura inferiore. Questo scenario implica che l’Exynos 2600 potrebbe essere destinato solo al modello base, mentre le versioni Plus e Ultra dovrebbero affidarsi al Qualcomm Snapdragon 8 Elite Gen 5 for Galaxy. Sebbene esista ancora la possibilità di un incremento della produzione, al momento la disponibilità limitata rende incerta la presenza del chip su tutti i dispositivi della nuova serie, costringendo a seguire con attenzione i prossimi aggiornamenti e leak ufficiali.
Samsung Galaxy S26: possibili ritardi confermati da fonti affidabili
Le ultime indiscrezioni indicano che il lancio dei Samsung Galaxy S26 potrebbe subire un ritardo rispetto alle tempistiche abituali, con conferme arrivate da Ice Universe, leaker di grande autorevolezza nel panorama tecnologico. Sebbene non siano stati forniti dettagli precisi sull’entità del rinvio, si ipotizza un possibile slittamento a marzo 2026, dovuto a ritardi nella progettazione del modello base e a eventuali accorgimenti per gestire i nuovi chip, inclusi possibili Exynos proprietari. Nonostante non siano attese rivoluzioni estetiche significative, il cambio di strategia nella line-up, con la sospensione del modello Plus e la promozione del base alla fascia Pro, potrebbe aver complicato i piani di Samsung, rendendo concreto il rischio di posticipare l’uscita dei nuovi flagship.