Con l’emergenza coronavirus ancora in piedi, non stupisce che gli organizzatori di Las Vegas abbiano deciso per un’edizione solo online del CES 2021 (6-9 Gennaio): anche l’evento di presentazione della mirrorless più inseguita dell’anno, la Sony Alpha 7S III, si è tenuto esclusivamente online, portando alla ribalta – però – un prodotto che, rifuggendo dalla folle corsa alla risoluzione massima – ha portato allo stato dell’arte il meglio di quanto si possa fare ora, in tema di riprese video, mettendo in campo un’ottima antagonista per la pur attualissima Leica M10-R.
Inserita (in Italia da Settembre, a 4.200 euro per il solo set con corpo macchina) nella serie S, la nuova mirrorless full-frame Sony Alpha 7S III implementa, con tanto di stabilizzazione ibrida (digitale via Active Mode e meccanica via giroscopio penta-assiale), un nuovo sensore da 12.1 megapixel, capace di garantire un livello di ISO pari a 409600 in modo da spingersi sino a oltre i 15 stop.
I video, registrabili in 4K a 120 frame per secondo, possono essere redatti con 10 bit di profondità di colore, a 4:2:2 di campionamento del colore, secondo le curve di gamma HLG (Hybrid Log-Gamma ) ed S-Log3, nei formati compressi HEVC/H.26 ed in quello proprietario XAVC con fattore di codifica All-Intra, ma – questa volta – anche in RAW a 16 bit, esportando la registrazione, via HMDI, a un registratore esterno.
La messa a fuoco Fast Hybrid AF, composita, sfrutta sia i 426 punti dell’autofocus a contrasto, che i 759 di quello a rilevamento fasico e continua usufruire dei pregiati automatismi del brand nipponico, come il più preciso (del 30%) ancoraggio in tempo reale all’occhio del soggetto (Real Time Eye AF) e il touch focus, attuabile anche da smartphone, stante il rilascio della feature ad hoc “Imaging Edge Mobile“: il tutto con l’utente che potrà destreggiarsi creativamente variando la sensibilità del fuoco e, tra 7 preset, la velocità di transizione dello stesso.
Il mirino digitale, un pannellino OLED risoluto a 2048 x 1526 pixel (qXGA) e accreditato di 9.44 milioni di punti, assicura un valore di 0.90x come fattore di ingrandimento, nell’ambito di un panorama visuale diagonalizzato a 41 gradi, mentre il display da 3 pollici, posteriore ma finalmente ruotabile secondo due assi, onde modernizzare l’esperienza d’uso della fotocamera, acquisisce una cornice rossa all’interfaccia, che evidenzia a colpo d’occhio la fase di registrazione, con un’interfaccia, che separando le impostazioni per le foto da quelle per le clip, mette a disposizione una maggior varietà di scelta nel customizzare i parametri.
L’interno della Sony Alpha 7S III mette ai timoni di comando il processore Bionx XR che, tenuto a freno nei bollenti spiriti dal migliorato meccanismo di dissipazione termica, ora assicura un filotto di 60 minuti di riprese in 4K@60p (10-bit 4:2:2), stoccando agevolmente il tutto nel doppio slot laterale (occultato dallo sportellino) per una nuova schedina CFexpress di Tipo A (capace di accogliere flussi a 1 GB/s, ideali per il RAW) ed una comunque ragguardevole UHS-I/UHS-II.
Lato autonomia, la batteria inclusa, caricabile rapidamente via Type-C (con Power Delivery), è accreditata di coprire un range di 600 foto ottenute tenendo il display attivo o, per quel che concerne le clip, oltre un’ora e mezza (95 min) di riprese video.