Skullcandy, iconico brand statunitense versato nell’audio stiloso, conscio della comodità che in formato true wireless assicura all’utente, ha annunciato in India (mediante il distributore Brand Eyes) gli auricolari senza fili Skullcandy Spoke, eredi del modello Sesh varato oltre un anno fa, nell’Agosto del 2019 e, nella nuova iterazione, compresivi delle migliori specifiche ad un prezzo particolarmente vantaggioso.
Lanciati a 7.999 rupie (circa 91 euro), ma con un listino di lancio fermo (per un range temporale limitato) a 2.999 rupie (34 euro, comprensivi di 3 mesi d’abbonamento gratuito allo streaming musicale Gaana Plus), gli auricolari Skullcandy Spoke sono realizzati nella sola nuance True Black, e beneficiano dell’impermeabilità IPX4 contro sudore e schizzi di pioggia. Molto leggeri (57 grammi), e comodi grazie ai gommini siliconici in-ear, assicurano un buon isolamento passivo dai “rumori bianchi” in sottofondo, mettendo a disposizione delle chiamate un doppio microfono.
L’interno degli auricolari Skullcandy Spoke protegge driver da 8 mm, abilitati a supportare la risposta in frequenza da 20 Hz a 20 KHz: la presenza del Bluetooth 5.0 permette di connettersi a 10 metri, in modo stabile, con la sorgente audio, controllandone la musica (stop, avvio, saltare le tracce), le chiamate (accettare e rifiutare), il volume, il ricorso all’assistente vocale o alla modalità EQ, via controlli touch esterni.
Tipici auricolari smart, gli Skullcandy Spoke non mancano di funzionalità evolute, come l’accendersi appena estratti dalla custodia di ricarica (rabboccabile mediante una comune microUSB), grazie alla quale assicurano 14 ore totali di autonomia (4 con le microbatterie delle unità d’emissione): da segnalare, secondo il costruttore, la funzionalità “Go Solo”.
Quest’ultima, nello specifico, permette agli auricolari Skullcandy Spoke di essere utilizzati anche uno per volta, lasciando l’altro inserito nella custodia (i cui LED rendicontano sullo stato della carica), per farvi ricorso qualora l’unità in uso si sia scaricata, onde raddoppiare l’autonomia operativa d’uso del prodotto.