Scarpe smart: in arrivo le autoallaccianti di Puma, le prestazionali di Under Armour, e quelle autoriparanti

Nell'ambito della tecnologia wearable, uno dei prossimi settori di maggiore espansione sarà costituito dalle scarpe smart per il fitness, nel cui novero è possibile includere (anche) le scarpe autoallaccianti di Puma e quelle prestazionali di Under Armour.

Scarpe smart: in arrivo le autoallaccianti di Puma, le prestazionali di Under Armour, e quelle autoriparanti

Dopo la presentazione delle scarpe autoallaccianti Adapt BB (350 dollari) da parte di Nike (che già si era cimentata in questo progetto con le AirMag,), sembra che la moda delle calzature smart (in particolar modo per lo sport) sia letteralmente esplosa negli ultimi giorni, visti gli annunci di Puma e Under Armour, e l’invenzione di una gomma autopulente ed autoriparante.

Battuta sul fil di lana da Nike, la teutonica Puma ha appena ufficializzato – a Hong Kong – la realizzazione delle proprie scarpe autoallaccianti, le Puma Fit Intelligence Shoe (alias Fi), ispirate a quelle indossate da Marty McFly nella saga di “Ritorno al Futuro”: anche in questo caso, non ci si trova al cospetto di scarpe con lacci, ma di calzature con una sorta di griglia di tiranti inserita nel tessuto superiore, atta ad “abbracciare” il collo del piede.

Calzata la scarpa, quest’ultima – imparando la forma del piede inserito – si occuperà di “stringersi” in modo da aderire adeguatamente a quest’ultimo ma, volendo, l’utente potrà calibrare da sé l’allacciamento della scarpa, tramite la superficie touch sulla medesima (da usare anche per allentarle, onde sfilare il piede), o via applicazione mobile (in futuro, anche da Apple Watch). L’autonomia di funzionamento (evidenziata da una linguetta di LED) delle Puma Fit Intelligence Shoe Fit è di pressappoco una settimana, con la batteria integrata che può essere ricaricata wireless riponendole su un apposito tappetino, o tradizionalmente, grazie ad una base di ricarica nella quale va riposta una volta estratta. Secondo i piani dell’azienda, le Puma Fit Intelligence Shoe Fit (alias Fi) saranno in commercio verso la primavera del 2020 a circa 330 dollari il paio

Decisamente più economiche sono le scarpe da ginnastica, ovviamente smart, dell’americana Under Armour. In questo caso, i lacci ci sono, e vanno stretti a mano, dacchè la natura hi-tech delle presenti calzature si esplica in un altro modo, ovvero tramite alcuni sensori che, rilevata la cadenza ed il passo, la distanza ed il numero di passi effettuati, trasmettono (via Bluetooth) tali informazione alla relativa applicazione mobile MapMyRun, offrendo – di conseguenza – al corridore le opportune indicazioni per migliorare le sue prestazioni minimizzando, nel contempo, il rischio di lesioni, lo stress del piede, e la fatica necessaria.

Dall’americana USC Viterbi School of Engineering, infine, è giunta l’invenzione di una gomma, stampata in 3D ed asciugata con la luce (fotopolimerizzazione), capace di autopulirsi e, grazie a un ossidante, anche di riparare piccole abrasioni o taglietti, da impiegare nella robotica e, viste le peculiarità, anche nella suola delle calzature – ipso facto – autoriparanti. Attualmente, il prodotto non è ancora pronto, dacché – per funzionare – necessita di alte temperature, ma si conta di rimediare alla cosa, e di utilizzare anche materiali duri come la plastica, che potrebbero consentirne l’impiego in settori, quali l’automobilismo elettrico, ove è sempre più necessario l’uso di materiali sia resistenti che leggeri. 

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