Panorama tech: Google, Apple e Samsung tra innovazioni e novità strategiche

Novembre 2025 vede Google, Apple e Samsung protagonisti di innovazioni significative, tra AI avanzata, connettività potenziata e interfacce ottimizzate per pieghevoli.

Panorama tech: Google, Apple e Samsung tra innovazioni e novità strategiche

Il mese di novembre 2025 segna una fase intensa per i grandi nomi della tecnologia, con Google, Apple e Samsung protagonisti di annunci e aggiornamenti che riguardano software, hardware e strumenti per la produttività digitale.

Mondo Google

Google Play premia il meglio del 2025: Pokémon tra i protagonisti

Google Play ha annunciato i vincitori dei “Best of 2025, evidenziando app, giochi e libri che si sono distinti per qualità e innovazione. Migliore App dell’anno è Focus Friend di Hank Green, pensata per aiutare gli utenti a concentrarsi, mentre il titolo di Miglior Gioco va a Pokémon TCG Pocket, il celebre card game delle iconiche creature. Luminar: Photo Editor e Disney Speedstorm sono stati premiati per l’integrazione multi-dispositivo, mentre altri riconoscimenti sono andati a Wiser – 15 Minute Audio Books, Goodnotes e titoli indipendenti come Disco Elysium e Chants of Sennaar. Anche la narrativa digitale e cartacea ha avuto spazio, con fantasy, thriller e young adult come “The Raven Scholar”, “Famous Last Words” e “Sisters in the Wind”. La saggistica e i libri per bambini completano il quadro, con opere come “This American Woman” e “Wind Watchers”. Google premia così creatività, accessibilità e multi-piattaforma, confermando Play Store come vetrina di eccellenza digitale.

WeatherNext 2 rivoluziona le previsioni: Google accelera l’AI per un meteo più preciso e immediato

Google introduce WeatherNext 2, la nuova generazione del suo modello di previsione basato sull’intelligenza artificiale, definito il più avanzato mai sviluppato da Google DeepMind e Google Research. Il sistema elabora scenari meteorologici con una velocità sorprendente, risultando 8 volte più rapido rispetto al predecessore e raggiungendo una precisione a risoluzione oraria. L’azienda sottolinea un miglioramento dell’accuratezza sul 99,9% delle variabili considerate, un salto qualitativo che consente di superare la fase sperimentale per rendere il modello parte integrante dei servizi rivolti agli utenti. WeatherNext 2 genera centinaia di simulazioni in meno di un minuto sfruttando le TPU, mentre i metodi tradizionali richiedono ore di calcolo su infrastrutture molto più complesse. Questa efficienza nasce dalla differenza tra l’approccio fisico delle previsioni classiche e quello data-driven: invece di ricostruire la fisica dell’atmosfera, WeatherNext 2 elabora i dati storici per produrre scenari attendibili e immediati. Il modello è già integrato nelle previsioni dei Pixel, in Gemini, nella Ricerca Google e nella API meteo di Maps, ed è in arrivo anche nella versione consumer di Maps. Google ha inoltre attivato un programma di accesso anticipato destinato a chi necessita di una modellazione meteorologica personalizzata, una risorsa strategica per settori come logistica, aviazione, energia rinnovabile e pianificazione operativa, dove la tempestività delle informazioni può incidere in modo rilevante sulle decisioni.

Gemini su Google Home mostra un bug curioso

L’arrivo di Gemini su Google Home ha portato con sé qualche intoppo: l’AI tende a inventare nomi per gli utenti e a interpretare in modo incoerente i comandi, come nel caso di sveglie impostate alle 17 che suonano alle 5 del mattino. Ora Big G ha confermato un altro bug legato a traduzione e vocabolario, che impedisce di accedere gratuitamente a queste funzioni, mostrando invece un invito ad attivare un abbonamento Home Premium. Il problema sembra colpire solo una parte degli utenti, ma Google ha rassicurato che una correzione è in arrivo, senza specificare però i tempi di rilascio.

Gemini Agent inaugura una nuova era dell’automazione personale secondo Google

Con il debutto di Google Gemini Agent, il panorama dell’assistenza digitale compie un salto decisivo verso strumenti capaci non solo di dialogare con l’utente, ma di svolgere attività reali in sua vece. L’azienda presenta questo nuovo agente come un’estensione evoluta dell’intelligenza artificiale generativa, progettata per prendere in carico compiti quotidiani che finora richiedevano tempo e attenzione: dalla gestione dell’agenda alla lettura selettiva delle email, dalla creazione di presentazioni alla ricerca approfondita di informazioni utili. Disponibile inizialmente su desktop per gli abbonati Google AI Ultra negli Stati Uniti, Gemini Agent opera in piena trasparenza e con un controllo costante da parte dell’utente, che deve autorizzare ogni accesso a strumenti come Chrome, Gmail, Calendar e Drive. Il sistema può persino avviare un’istanza isolata di Chrome per navigare online in autonomia, analizzando pagine e link all’interno di una sandbox che garantisce elevati standard di protezione. Questa capacità di interagire direttamente con app e servizi Google, unita a un’impostazione pensata per preservare la privacy personale, delinea un assistente progettato per agire davvero, ma sempre entro confini chiari e verificabili. In un contesto dove emergono nuovi browser agentici capaci di muoversi sul web in autonomia, Google sceglie un approccio centrato sulla sicurezza, sacrificando parte della flessibilità per offrire uno strumento potente, ma rispettoso dei dati dell’utente.

Google regala Sans Flex: la tipografia ufficiale diventa gratuita e pronta per ogni progetto

Google apre un nuovo capitolo della sua identità visiva rendendo disponibile a tutti la Sans Flex, la tipografia utilizzata nei prodotti Pixel e nella filosofia Material 3 Expressive. Il font, ora scaricabile gratuitamente tramite Open Font License, porta con sé una struttura variabile estremamente versatile, capace di adattarsi con precisione a qualunque contesto grazie ai suoi cinque assi di regolazione che permettono di intervenire su peso, larghezza, inclinazione, grado e arrotondamento. Pensato per offrire leggibilità elevata su schermi di ogni dimensione, conserva una fluidità grafica che la rende adatta tanto alle interfacce quanto ai progetti creativi più sperimentali, includendo anche la variante Rounded che accompagna la nuova estetica software di Google. L’azienda conferma che il font può essere impiegato liberamente in ambiti personali, professionali e di sviluppo, pur senza possibilità di rivendita diretta, e invita designer e sviluppatori a esplorare file e codice sorgente disponibili su Google Fonts, trasformando la Sans Flex in un nuovo riferimento per chiunque desideri una tipografia moderna, flessibile e coerente con il linguaggio visivo della piattaforma.

Google studia un telecomando che si ricarica con la luce: verso un futuro senza batterie usa-e-getta

Google sta valutando l’adozione di una tecnologia sviluppata da Samsung per introdurre un telecomando capace di ricaricarsi tramite la luce ambientale, soluzione pensata per eliminare del tutto le batterie tradizionali. Il modello, identificato come G32 e progettato insieme a Ohsung Electronics, integra una cella solare Epishine progettata per generare energia anche al chiuso, seguendo un principio già visto nei dispositivi SolarCell e ora riproposto con un design più sottile, resistente e ottimizzato per l’ecosistema Google TV. Pur mantenendo la struttura dei precedenti G10 e G20, il nuovo telecomando introduce una costruzione più ergonomica e il tasto dedicato ai contenuti gratuiti, mentre il layout rimane coerente con gli standard della piattaforma. Non ancora disponibile sul mercato, il G32 dovrebbe debuttare nel 2026 come modello di riferimento per i produttori partner, contribuendo a definire una nuova generazione di accessori sostenibili pensati per ridurre costi, sprechi e manutenzione.

Mondo Apple

Possibile successione alla guida di Apple: Tim Cook verso la pensione

Secondo le recenti indiscrezioni riportate dal blogger cinese Whylab, Tim Cook starebbe pianificando il suo ritiro dalla guida di Apple, con una possibile pensione prevista per il prossimo anno. A prendere le redini dell’azienda potrebbe essere John Turners, attuale vicepresidente dell’ingegneria hardware, noto per la sua lunga esperienza in Apple, dove lavora dal 2001. Turners rappresenterebbe una scelta naturale per garantire continuità e stabilità alla strategia tecnologica dell’azienda, grazie alla sua profonda conoscenza dei processi di sviluppo dei dispositivi e alla sua lunga carriera interna, che gli conferisce una visione completa delle dinamiche aziendali. La transizione, se confermata, segnerebbe un momento storico per Apple, aprendo una nuova fase di leadership senza stravolgere la direzione tecnologica e strategica dell’azienda.

Addio a un volto chiave del design Apple: Abidur Chowdhury lascia l’azienda

Abidur Chowdhury, designer industriale di spicco che ha contribuito allo sviluppo dell’iPhone Air e che ha partecipato al video di presentazione del dispositivo, ha lasciato Apple per unirsi a una startup nel settore dell’intelligenza artificiale. La sua uscita rappresenta un nuovo cambiamento significativo all’interno del team di design di Cupertino, già rivoluzionato negli ultimi anni con l’uscita di figure storiche come Jony Ive e più recentemente Jeff Williams. Chowdhury, entrato in Apple nel 2019, ha avuto un ruolo chiave nel design del nuovo iPhone Air, portando avanti l’eredità creativa dell’azienda e dando voce alla filosofia estetica del prodotto. La sua partenza riflette le continue trasformazioni nel reparto design di Apple, ora sottoposto direttamente al CEO Tim Cook, e segna un momento di transizione importante mentre l’azienda si prepara alle prossime generazioni di iPhone.

Chip N1 rivoluziona la connettività degli iPhone 17

Apple ha introdotto con l’iPhone 17 il chip di connettività N1, segnando un cambio epocale rispetto ai tradizionali componenti Broadcom. Il nuovo N1 è progettato per garantire performance superiori nelle reti Wi-Fi 7, migliorando sia la velocità sia l’efficienza energetica, e posizionando il dispositivo al vertice del mercato in termini di prestazioni di rete. I test di Ookla evidenziano che, negli Stati Uniti, l’iPhone 17 raggiunge velocità medie di 416 Mbps, superando concorrenti come Pixel 10 Pro e Galaxy S25, e registrando un incremento di circa il 40% rispetto all’iPhone 16. Questo vantaggio è particolarmente evidente in ambienti ad alta interferenza, come aeroporti o reti pubbliche congestionate, e sottolinea come Apple stia investendo in architetture interne ottimizzate per connettività avanzata e applicazioni di IA generativa, segnando una nuova fase per i dispositivi della casa di Cupertino.

Mondo Samsung

One UI 8.5 sul Galaxy Z Fold 7: la nuova interfaccia Samsung ottimizza ogni angolo dei pieghevoli

La One UI 8.5 continua a prendere forma e una build preliminare installata su un Galaxy Z Fold 7 offre un primo sguardo concreto su come Samsung stia raffinando l’esperienza dei suoi dispositivi pieghevoli. Pur mantenendo una forte coerenza con quanto già visto sugli smartphone tradizionali della serie Galaxy S, la nuova interfaccia introduce accorgimenti pensati per sfruttare al meglio gli spazi più ampi tipici dei Fold. La dialer app, ad esempio, non sostituisce più l’intero schermo quando viene richiamato il tastierino, ma propone un pop-up sovrapposto allo storico delle chiamate, soluzione più naturale per la grande diagonale interna. Il pannello delle notifiche adatta invece la propria posizione in base al punto da cui parte lo swipe, offrendo un controllo più intuitivo con la modalità aperta. Anche il Quick Panel si rinnova con una personalizzazione completa dei riquadri e delle loro dimensioni, mentre vari elementi di sistema – dalla barra di navigazione alle ricerche interne nelle app – sono stati ripensati per un uso più immediato, spesso con una sola mano. Il design della schermata di aggiornamento ora mette in risalto in modo più chiaro la versione dell’interfaccia installata e, secondo le anticipazioni, questa release potrebbe reintrodurre un Gerenciador Inteligente dedicato all’ottimizzazione del dispositivo. Poiché si tratta di una versione ancora lontana dalla stabilità, restano alcuni bug come i blocchi della fotocamera in Flex Mode, ma ulteriori build dovrebbero ampliare le funzionalità e affinare l’esperienza prima del debutto ufficiale della One UI 8.5.

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