Panasonic: ufficiali smart TV 2021, dispositivi audio e robot

Il colosso giapponese Panasonic, dal proprio quartier generale, ha diramato un comunicato ricco di novità, certo incentrate sul segmento delle televisioni, e dei propri apparati di sound entertainment: tuttavia, non è mancata una curiosa sorpresa robotica.

Panasonic: ufficiali smart TV 2021, dispositivi audio e robot

Protagonista da anni dell’intrattenimento domestico, la nipponica Panasonic non si è smentita, presentando nuove smart TV OLED e LED, animate (quasi tutte) dal sistema operativo Panasonic My Home Screen 6.0 (codec Av1, funzione My Scenery con video o immagini rilassanti, On Timer per l’accensione programmata su un dato canale o porta HDMI, Dual Bluetooth), con Filmmaker Mode (fedeltà artistica) più Intelligent Sensing (SDR beneficiati dalle metodologie dell’ HDR adattive), Dolby Vision e HDR10+ Adaptive, controllabili mediante un nuovo telecomando (base ovale simile alle tazze laccate giapponesi, rimandi rapidi a Netflix, YouTube, Rakuten TV, Prime Video, tasto per i comandi vocali verso Alexa o Assistant, pulsante per il cambio della modalità video).  In più, non sono mancate diverse soundbar, e una curiosa “one more thing” molto adatta ai tempi attuali, caratterizzati da scarsi rapporti interpersonali.

Le TV OLED e LED

Ormai messe in campo la serie TV “JZ2000” al CES 2021 virtuale di Las Vegas, il brand di Osaka ha sollevato il sipario su altre due serie di tv OLED, le JZ1500 e JZ1000, attrezzate con due porte HDMI 2.1 (con anche il Signal Power Link), cadenzate nelle diagonali da 48, 55, 65 pollici, applicate al pannello Master HDR OLED Professional Edition.

Caratterizzate da un’estrema qualità cromatica (stante la taratura dei colori effettuata dall’colorista cinematografico Stefan Sonnenfeld), in quanto dotate del processore HCX Pro AI le nuove serie OLED supportano le ottimizzazioni automatiche (Auto AI) a seconda di quel che viene riprodotto a schermo, la bassissima latenza (10.9 millisecondi) in fase di gaming (Game Mode Extreme), un’esperienza fluida anche nelle sequenze più concitate, senza tearing (AMD FreeSync Premium), e la tecnologia Dolby Vision IQ (adeguamenti automatici nel passaggio da un canale all’altro, e a seconda della luminosità ambientale).

Tra le smart TV LED, la serie JX940, provvista di piedini raggruppabili al centro se con poco spazio a disposizione, o agli estremi, per alloggiare sotto una soundbar, prevederà – con tanto di Local Dimming Pro Intelligent – il pannello HDR Cinema Display Pro con bassa latenza e 120 Hz di refresh rate, contraddistinto da ottimi angoli di visuale in tutte le diagonali previste, ovvero nei tagli da 49, 55, 65 e 75 pollici. La confermata presenza del processore HX Pro AI abilita il supporto verso le tecnologie Dolby Vision IQ e Intelligent Clear Motion (riduzione del blur conservando i dettagli e rimuovendo le scie, nelle scene più veloci), e consente le piene funzionalità (VRR, HFR, AMD FreeSync Premium) previste nello standard HDMI 2.1, oltre all’implementazione di un suono surround (Dolby Atmos).

Destinata a essere più accessibile, tanto che sarà priva del Dolby Atmos, sarà la serie LED JX800, con un discretamente luminoso pannello HDR Bright Panel Plus previsto nelle diagonali da 40, 50, 58 e 65 pollici. Ad animarla, lato hardware, sarà il processore previsto negli OLED del 2020, ovvero l’HCX, con supporto ai principali servizi di streaming multimediale. Sul versante software, questa sarà l’unica serie della nuova infornata di smart tv Panasonic a optare per il sistema operativo Android TV.

Mini Hi-Fi, stereo portable, soundbar

Passando all’audio, Panasonic, con la collaborazione della controllata Technics, ha annunciato tre prodotti. Il mini impianto Hi-Fi PMX802 (Luglio, 600 euro), oltre a due diffusori in legno con tweeter sino a 50 kHz di risposta in frequenza, ha una sezione centrale con un frontale in alluminio (usato anche per la manopola del volume), che ospita un lettore CD (con qualità upscalata verso l’alto), un sintonizzatore per radio internet, FM e DAB+, il Chromecast ingrato, il Bluetooth e AirPlay2 (per il mirroring da smartphone, tablet e PC con massima compatibilità), due porte USB (es, per i file FLAC, di cui una Type-B), un ingresso ottico, uno analogico via jack da 3.5 mm, uno per la rete locale (dei cui media può fungere da player). Capace di minimizzare le distorsioni del segnale amplificato grazie al JENO Engine, il mini impianto stereo PMX802 non lesina il supporto a Spotify, allo streaming altoqualitativo Tidal, ed ai podcast: in più, può essere controllato dal telecomando della TV, assieme alla quale accendersi.

Controllabile dai comandi frontali, o dal telecomando incluso, lo stereo portable (via maniglia) D552 (Aprile, 199.99 euro) trova spazio anche per un lettore CD, aggiuntivo rispetto ad altre fonti quali il Bluetooth, la porta USB, o il sintonizzatore per la radio DAB+, di cui possono essere associate diverse stazioni (memorizzate) ai tasti personalizzabili numerati.

Amplificato a 20W, senza dimenticare i bassi (bass-reflex), il device annovera anche funzioni smart, come l’equalizzatore a pressione Sound Booster (2 tocchi per esaltare il parlato, 1 solo per i bassi) e il Play Timer (programmazione dell’accensione, a mo’ di sveglia, a un dato orario). HTB490 (Maggio 249.99 euro) è la sigla della nuova soundbar di Panasonic, formata da una sezione centrale, inclusiva di due driver da 4,5 x 12 centimetri cui si deve un output di 120W, con altri 160W che vengono aggiunti grazie al subwoofer wireless in dotazione. Tra le fonti audio, spiccano il Bluetooth, una HDMI con ARC, e una USB.

Robot

Dulcis in fundo, Panasonic ha presentato anche un robo-gatto da compagnia, Nicobo (circa 300 euro), rivestito in morbido tessuto. L’automa in questione ruota sul suo asse, scodinzola, parla come un bambino, osserva con i suoi occhioni il padrone umano (essendo in grado di riconoscerlo visivamente e dalla voce), si rende conto di quando viene accarezzato (grazie ai sensori tattili), ed è anche capace di addormentarsi al momento opportuno (in virtù dei sensori di luminosità). Curiosamente, la peculiarità del micio robotico è quella di strappare qualche sorriso lasciandosi scappare qualche flatulenza.

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