Novità tech 2025: Google, Apple e Samsung puntano su AI, pieghevoli e sicurezza smart

Google lancia Gemini 3 Flash e nuove funzioni AI, Apple prepara iPad Mini OLED e fino a sette nuovi iPhone con il Fold, mentre Samsung migliora Galaxy S26 Plus e rafforza la sicurezza della casa connessa.

Novità tech 2025: Google, Apple e Samsung puntano su AI, pieghevoli e sicurezza smart

Negli ultimi mesi Google, Apple e Samsung hanno accelerato sulle novità che ridefiniranno dispositivi e servizi. Google punta sull’intelligenza artificiale con Gemini, introducendo conversazioni continue a pagamento, lettura automatica dello schermo, il modello Gemini 3 Flash più veloce e strumenti visivi avanzati per Deep Research. Apple amplia la gamma con iPad Mini OLED, fino a sette nuovi iPhone entro il 2027, incluso il primo iPhone Fold, e rinnova Apple Watch e fotocamere iPhone per maggiore funzionalità. Samsung migliora Galaxy S26 Plus, riporta funzioni avanzate in One UI 8.5 Beta 2 e rafforza la sicurezza domestica con Knox Matrix e Knox Vault, oltre a ottimizzare Galaxy Ring. Le strategie confermano come l’innovazione tecnologica oggi si concentri su ecosistemi integrati, intelligenti e più sicuri, trasformando l’esperienza quotidiana degli utenti.

Mondo Google

Google Home, con Gemini le conversazioni continue diventano a pagamento

Con il passaggio a Gemini, Google introduce un cambiamento significativo nell’esperienza dei dispositivi Home: la funzione delle conversazioni continue, che consentiva di interagire con l’assistente senza ripetere “Hey Google” a ogni comando, diventa a pagamento. Questa modalità, precedentemente gratuita e molto apprezzata dagli utenti, è ora inclusa in Gemini Live, accessibile solo tramite l’abbonamento Google Home Premium a partire da 10 euro al mese. La novità sta creando malumore, soprattutto perché Gemini sostituisce definitivamente Google Assistant sui dispositivi compatibili, rendendo impossibile tornare alla versione precedente in cui la funzione era libera. Gli utenti più fortunati rimangono quelli con dispositivi non compatibili con Gemini, che continuano a beneficiare delle conversazioni continue senza costi aggiuntivi.

Gemini legge lo schermo da solo: l’AI di Google anticipa le domande

Google compie un nuovo passo nell’evoluzione di Gemini introducendo una funzione che consente all’assistente di comprendere automaticamente ciò che appare sullo schermo, senza richiedere all’utente di attivare manualmente un comando dedicato. Con l’aggiornamento in distribuzione graduale, Gemini è in grado di interpretare il contesto visivo e collegarlo alle richieste formulate, rendendo l’interazione più naturale e immediata. La novità, pensata per ridurre passaggi superflui e avvicinare l’esperienza a un dialogo realmente fluido, può essere disattivata fin dal primo avvio per chi nutre dubbi sul fronte della privacy. Nei primi test il riconoscimento non è ancora impeccabile, ma Google punta a migliorarlo nel tempo, trasformando Gemini in un assistente sempre più capace di intervenire al momento giusto, leggendo la situazione prima ancora che l’utente debba spiegarsi.

Gemini 3 Flash è arrivato: più intelligente di 2.5 Pro ed efficientissimo

Google ha lanciato Gemini 3 Flash, l’ultimo aggiornamento della sua app di intelligenza artificiale che promette capacità di ragionamento superiori al modello 2.5 Pro, garantendo risposte più rapide e dettagliate senza il peso dei costi elevati associati alle versioni Pro. Il nuovo modello sostituirà Gemini 2.5 Flash come impostazione predefinita e sarà integrato anche nel motore di ricerca, diventando il fulcro della modalità AI di Google. Rispetto al predecessore, Gemini 3 Flash migliora notevolmente la comprensione multimodale di testo, immagini e video, avvicinandosi alle performance qualitative dei modelli di riferimento sul mercato, come quelli di OpenAI. L’aggiornamento è già in distribuzione globale e sarà presto disponibile anche per sviluppatori tramite Google AI Studio, Gemini API, Google Antigravity, Gemini CLI, Android Studio e Vertex AI, rendendo l’accesso alle nuove funzionalità più capillare e immediato.

Gemini Deep Research si aggiorna: grafici e modelli interattivi per analisi più immediate

Google amplia le capacità di Gemini Deep Research, introducendo strumenti visivi avanzati che trasformano dati complessi in contenuti facilmente interpretabili. Ora, oltre ai testi dettagliati, la piattaforma può generare immagini personalizzate, grafici, diagrammi e simulazioni interattive direttamente nei report. L’aggiornamento rende lo strumento più utile per analisi approfondite, pianificazione strategica e modelli teorici, permettendo all’utente di osservare variazioni e scenari dinamici in tempo reale. L’integrazione dei “visual report” avviene automaticamente in base ai dati trattati, senza richiedere input specifici, e facilita la comprensione anche a chi non possiede competenze tecniche avanzate. Al momento, la funzionalità è disponibile per gli abbonati a Google AI Ultra, ma Google prevede di estenderla in futuro ad altri livelli di servizio.

Google elimina la scheda “Discover” su Android TV e lancia il nuovo hub “Gratis”

Google ha avviato un cambiamento significativo nell’interfaccia di Android TV, rimuovendo la storica scheda “Discover” per sostituirla con una nuova sezione denominata “Gratis”. La novità, già visibile su diversi dispositivi, raccoglie in un unico spazio film, serie e canali TV disponibili senza abbonamento, semplificando l’accesso ai contenuti gratuiti. Le raccomandazioni e le liste personalizzate precedentemente presenti in Discover non vengono eliminate, ma spostate nella scheda “Home”, dove gli utenti possono continuare a regolare preferenze e contenuti visualizzati. La transizione è gestita tramite aggiornamento lato server, senza necessità di installazioni aggiuntive, e consente di accedere rapidamente a produzioni e canali live gratuiti. L’aggiornamento non coinvolge Google TV, che mantiene il proprio sistema di raccomandazioni e layout distinti.

Il nuovo Android potrebbe risolvere uno dei problemi più fastidiosi degli screenshot a pagina intera

Google sta testando un miglioramento per Android che promette di eliminare uno degli inconvenienti più segnalati dagli utenti: la duplicazione delle immagini quando si salvano screenshot a pagina intera. Introdotta con Android 12, questa funzione permette di catturare contenuti lunghi, come pagine web o conversazioni estese, ma fino a oggi generava due immagini – quella originale e quella estesa – occupando spazio inutile e intasando la galleria. Con l’aggiornamento presente nella versione 2512 di Android Canary, quando l’utente salva o condivide uno screenshot a pagina intera, il sistema elimina automaticamente la versione più piccola, mentre l’opzione “Annulla” mantiene intatta l’immagine originale. Questa modifica, seppur discreta, rende la gestione dei file più efficiente e dovrebbe arrivare prima nei canali beta e successivamente nella versione stabile, probabilmente con Android 16 QPR3.

Google Labs testa nuovo agente di IA per produttività che si collega a Gmail e Drive

Google Labs ha lanciato un esperimento innovativo nel campo dell’intelligenza artificiale dedicata alla produttività: il nuovo agente denominato CC. Pensato per semplificare l’organizzazione quotidiana, CC invia ogni mattina agli utenti un riepilogo chiamato “Your Day Ahead”, che raccoglie appuntamenti, attività e scadenze provenienti da Gmail, Google Drive, Google Calendar e, se necessario, dal web. Il sistema non si limita a informare: suggerisce azioni pratiche, come preparare bozze di email, generare link di calendario o ricordare scadenze importanti, centralizzando informazioni che altrimenti sarebbero sparse tra diversi servizi. L’interazione avviene direttamente tramite l’e-mail quotidiana, con possibilità di rispondere per correggere dati, aggiungere preferenze o nuovi impegni; in alternativa, il CC può ricevere messaggi inviati a un indirizzo dedicato, rispondendo in forma privata. Al momento il servizio è in fase sperimentale per utenti Google negli Stati Uniti e Canada, con accesso inizialmente riservato a sottoscrittori paganti o ai piani Google AI Ultra. L’esperimento punta a semplificare la gestione della giornata, ma solleva anche interrogativi su privacy e controllo dei dati, aprendo il dibattito su come l’IA possa integrarsi nelle nostre routine lavorative senza compromettere la riservatezza delle informazioni.

 

Mondo Apple

Apple sotto pressione in Europa: gli sviluppatori chiedono un intervento dell’UE sulle commissioni dell’App Store

Una coalizione di sviluppatori e associazioni di tutela dei consumatori sollecita l’Unione europea a intervenire sulle commissioni applicate da Apple sull’App Store, ritenute ancora penalizzanti per il mercato europeo rispetto a quello statunitense dopo una recente decisione giudiziaria negli USA. Al centro delle critiche c’è l’adeguamento di Cupertino al Digital Markets Act, che imporrebbe transazioni in-app realmente libere da costi aggiuntivi: secondo i firmatari, le nuove condizioni introdotte da Apple, con commissioni e penali anche sulle transazioni esterne, non rispetterebbero lo spirito della normativa e continuerebbero a comprimere margini e competitività degli sviluppatori europei. La richiesta alla Commissione UE è di far valere con decisione il quadro regolatorio, chiarendo che “gratuito” debba significare davvero tale e ristabilendo condizioni eque per innovazione e concorrenza nel mercato delle app.

iPad Mini 8 OLED alza l’asticella: possibile debutto con chip A20 Pro

Le ultime indiscrezioni suggeriscono che iPad Mini 8 con display OLED potrebbe rivelarsi più potente del previsto, segnando un cambio di strategia significativo per il tablet compatto di Apple. Se in un primo momento si parlava dell’adozione del chip A19 Pro, ora emerge l’ipotesi di un debutto diretto con l’A20 Pro, il prossimo SoC di fascia alta della Mela. L’informazione arriva da MacRumors, che cita un’analisi approfondita di un kit di debug del kernel di macOS rilasciato per errore da Apple, all’interno del quale sarebbero comparsi riferimenti a prodotti futuri. Qualora confermata, la scelta rappresenterebbe una svolta rispetto al passato, visto che la linea iPad Mini non ha sempre beneficiato della piattaforma hardware più avanzata al momento del lancio. Oltre al salto prestazionale, il nuovo modello dovrebbe introdurre il primo schermo OLED della serie, con una diagonale leggermente superiore, che passerebbe da 8,3 a circa 8,5 pollici, oppure con cornici più sottili grazie a un pannello flessibile. Per contenere i costi, Apple potrebbe optare per un OLED LTPO a singolo strato, rinunciando a soluzioni più sofisticate. Il prezzo di partenza, almeno negli Stati Uniti, potrebbe attestarsi intorno ai 499 dollari, mantenendo l’iPad Mini una proposta accessibile all’interno della gamma, mentre per il lancio bisognerà probabilmente attendere il terzo trimestre del 2026.

Apple, la roadmap iPhone svela fino a sette modelli entro l’autunno 2027

Secondo un rapporto di The Information, Apple sta lavorando a una profonda espansione della gamma iPhone che tra il 2026 e il 2027 potrebbe portare fino a sette modelli in vendita contemporaneamente entro l’autunno 2027, rispetto ai cinque attuali. La strategia riflette il peso centrale dell’iPhone nei conti di Cupertino, dove il prodotto continua a generare circa metà del fatturato complessivo, e punta a rilanciare la crescita in un mercato sempre più maturo. La strategia partirebbe in primavera 2026 con iPhone 17e (con ricarica wireless MagSafe e modem C1X), per poi entrare nel vivo in autunno con iPhone 18 Pro, iPhone 18 Pro Max e il debutto del primo iPhone Fold (display esterno da 5.3′, interno da 7.7, con layout più largo che alto da aperto) destinato a segnare una svolta nella gamma. L’espansione proseguirebbe nella primavera 2027 con iPhone 18e, iPhone 18 e iPhone Air 2 (con seconda fotocamera posteriore, ultrawide, da 48 mpx), delineando un calendario di lanci più articolato e una lineup pensata per coprire fasce di prezzo ed esigenze sempre più diversificate, mantenendo l’iPhone al centro della strategia di crescita di Cupertino. In parallelo, Apple starebbe accelerando la diversificazione produttiva, con una parte crescente della produzione avviata in India prima della Cina, segnale di un cambiamento strutturale nella catena di fornitura. Nel complesso, l’obiettivo è offrire un portafoglio più ampio e differenziato, capace di intercettare esigenze e fasce di prezzo diverse, mantenendo l’iPhone al centro della strategia di crescita dell’azienda anche nei prossimi anni.

iPhone Fold: le dimensioni del presunto telefono pieghevole di Apple sono rivelate nei disegni CAD

Le ultime immagini emerse dai disegni CAD pubblicati dal sito tedesco iphone-ticker.de rivelano nuove informazioni sul presunto iPhone Fold, identificato internamente con il nome in codice V68. Il dispositivo mostrerebbe dimensioni compatte quando chiuso, con una larghezza di 83,8 mm, un’altezza di 120,6 mm e uno spessore di 9,6 mm, e un display esterno da 5,49 pollici con risoluzione 2088 x 1422 pixel, conferendo un aspetto più quadrato. Una volta aperto, il telefono assumerà una forma rettangolare simile a un tablet, con un pannello interno da 7,76 pollici e risoluzione 2713 x 1920 pixel, leggermente più piccolo di un iPad Mini ma più sottile di un iPhone Air e leggermente più spesso del Galaxy Z Fold 7. Le informazioni indicano come Apple stia lavorando a un design pieghevole che bilanci ergonomia e qualità visiva, anche se al momento l’azienda non ha fornito conferme ufficiali né una data di rilascio, con il mercato che si aspetta il debutto nel 2026. Questi dettagli confermano l’intenzione di Apple di entrare nel segmento dei pieghevoli con un prodotto competitivo, ma resta alta l’attesa per capire come il dispositivo sarà accolto dagli utenti e se risponderà alle esigenze di praticità e innovazione.

Apple pronta a dire addio ai controlli tattili della fotocamera su iPhone 18

Secondo un rapporto di The Information, Apple starebbe pianificando di rimuovere, dopo appena due generazioni, la sensibilità al tocco e il feedback tattile dai pulsanti di controllo della fotocamera su iPhone 18, segnando un passo indietro rispetto a una funzione introdotta di recente ma mai davvero centrale nell’esperienza d’uso. La scelta rifletterebbe una valutazione pragmatica da parte di Cupertino: la risposta tattile associata a questi controlli è risultata poco percepibile nella pratica quotidiana e non ha inciso in modo significativo sulle abitudini degli utenti. Non a caso, al momento del debutto della serie iPhone 17, Apple avrebbe sostanzialmente evitato di valorizzare questa caratteristica nella comunicazione ufficiale, segnale di un entusiasmo limitato anche internamente. L’eliminazione dei pulsanti sensibili al tocco suggerisce quindi un ritorno a soluzioni più tradizionali, con l’obiettivo di semplificare il design e concentrare risorse e attenzione su innovazioni considerate più rilevanti per il futuro della gamma iPhone.

Apple Watch, nuovo anno, nuova sfida: la prima del 2026 è davvero per tutti

Apple inaugura il 2026 proponendo una nuova sfida per gli utenti Apple Watch: “Ring in the New Year”, attiva dal 7 al 31 gennaio, invita a chiudere tutti e tre gli anelli per sette giorni consecutivi. La sfida è accessibile a chiunque, poiché ogni utente può impostare obiettivi personalizzati in base al proprio tempo e stile di vita, dalle calorie da bruciare ai minuti in piedi ogni ora, fino all’anello attività che incoraggia anche semplici passeggiate. L’iniziativa punta a stimolare il movimento quotidiano e a rendere più consapevole l’importanza di praticare attività fisica, premiando con un badge chi completa la sfida. Gli abbonati ad Apple Fitness+ ottengono un piccolo vantaggio: ogni sessione guidata contribuisce automaticamente alla chiusura dell’anello attività, semplificando il raggiungimento dell’obiettivo e rendendo la sfida davvero alla portata di tutti.

Mondo Samsung

Galaxy S26 Plus: Samsung potrebbe sorprendere con miglioramenti alle fotocamere

Il Galaxy S26 Plus potrebbe distinguersi rispetto al modello standard della linea grazie a significativi miglioramenti alle fotocamere. Fonti vicine a Samsung indicano che l’azienda sta conducendo test interni per individuare i sensori più adatti al modello Plus. La fotocamera principale potrebbe arrivare a 50 MP con il sensore ISOCELL S5KGNG, mentre il teleobiettivo potrebbe essere aggiornato a 12 MP (ISOCELL S5K3LD), garantendo prestazioni migliori in condizioni di scarsa luminosità e un’elaborazione più avanzata delle immagini. I sensori ultrawide e frontale dovrebbero invece rimanere invariati rispetto al Galaxy S26 standard, mantenendo alcune caratteristiche comuni tra i modelli. Alcune versioni del dispositivo potrebbero montare la piattaforma Exynos 2600 e la ripresa del progetto ha comportato una revisione del calendario di lancio dei nuovi smartphone Samsung.

One UI 8.5 Beta 2 porta l’aggiornamento Camera Assistant con Single Take e Dual Recording sul Galaxy S25

La prima beta di One UI 8.5 per la serie Galaxy S25 era arrivata senza due funzioni molto apprezzate della fotocamera: Single Take e Dual Recording. Samsung ha confermato che entrambe torneranno con la Beta 2, ma attraverso l’app Camera Assistant, che guadagnerà anche nuove funzionalità. Single Take consente di catturare contemporaneamente diversi formati multimediali, mentre Dual Recording permette di registrare video da due fotocamere insieme. Lo spostamento in Camera Assistant richiederà qualche passaggio in più per attivare le funzioni, ma alleggerirà l’interfaccia principale per chi non le usa abitualmente. Inoltre, l’app offrirà nuovi strumenti professionali e controlli manuali più avanzati, migliorando l’esperienza di chi predilige riprese più complesse. La Beta 2 di One UI 8.5 dovrebbe essere distribuita il 22 dicembre, inizialmente negli Stati Uniti, Regno Unito, Germania e Corea del Sud, con estensione prevista anche a India e Polonia.

Knox Matrix e Vault: così Samsung protegge la casa connessa, oggi e domani

Samsung ha consolidato la propria strategia di sicurezza per la casa connessa estendendo la piattaforma Knox a tutti gli elettrodomestici Wi-Fi nel 2024 e introducendo nel 2025 le evoluzioni Knox Matrix e Knox Vault. Knox Matrix sfrutta la blockchain per permettere ai dispositivi di monitorarsi reciprocamente, creando un ecosistema domestico interconnesso e sicuro, mentre Knox Vault consiste in un chip dedicato che protegge i dati sensibili dell’utente, cifrando le informazioni scambiate via Wi-Fi e impedendo accessi non autorizzati. L’approccio si concentra non solo sulla sicurezza dei singoli dispositivi, ma sull’integrità dell’intero ecosistema SmartThings, come dimostrano i robot aspirapolvere più avanzati, che salvaguardano foto, video e dati raccolti durante la navigazione grazie a crittografia e Secure Boot. Il riconoscimento Diamond Level di UL Solutions per l’IoT Security Rating sottolinea il rigore degli standard adottati, con l’azienda che già sperimenta la crittografia post-quantistica per anticipare minacce future, garantendo così che la casa connessa sia protetta oggi e pronta per le sfide di domani.

Galaxy Ring, mini aggiornamento migliora la batteria

Samsung ha rilasciato un piccolo aggiornamento per il Galaxy Ring di prima generazione, volto a migliorare la stabilità della batteria. La build, dal peso di soli 0,66 MB, non offre dettagli approfonditi sul changelog, ma l’ottimizzazione della gestione energetica potrebbe tradursi in un’autonomia più consistente: fino a 7 giorni per le versioni più grandi e 6 per quelle più piccole. Al momento il rollout sembra limitato all’India, ma è probabile che arrivi presto anche in Europa. L’update rappresenta un piccolo ma importante intervento, soprattutto considerando che la seconda generazione dell’anello smart è attesa da tempo senza ancora conferme ufficiali.

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